Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede tamponati: questa volta non c’entrano nulla le frizioni con la Lega di Matteo Salvini ma l’episodio è da riferirsi a quanto accaduto nel parcheggio dell’area di servizio Mascherone tra Roma e Firenze, dove l’auto blu del ministro della Giustizia è stata centrata da una vettura senza freno a mano che stava indietreggiando senza controllo. Nulla di grave fortunatamente per i due politici del MoVimento 5 Stelle che hanno tenuto a rassicurare tutti con un video pubblicato sulla pagina Facebook del capo politico grillino. Proprio quest’ultimo ha messo nel mirino i giornali e i siti d’informazione che parlavano di un incidente:”Ci sono articoli in rete che parlano di “paura per il vicepremier”, ridetene perché è stato qualcosa risolto col Cid, anzi gli ho dato pure un passaggio perché la sua macchina è rimasta in autogrill”. (agg. di Dario D’Angelo)
IRONIA SOCIAL SU TAMPONAMENTO DI MAIO-BONAFEDE
Fortunatamente l’incidente d’auto nel quale sono stati coinvolti i due ministri Di Maio e Bonafede, vittime di un tamponamento, si è rivelato meno grave del previsto. “Una roba da Cid”, per citare lo stesso politico dei pentastellati, smentendo i titoli dei giornali che subito avevano fatti intendere il peggio. Il lieve incidente registrato in un’area di servizio di un autogrill nel corso del loro viaggio in auto verso Perugia, tuttavia, ha inevitabilmente provocato una serie di commenti ironici sui social. Se a sorridere sono stati proprio i due protagonisti di questa lieve disavventura, a farlo hanno poi proseguito gli utenti del web che si sono scatenati in commenti del calibro di “Sembrano Totò e Peppino!”. Ed ancora, rivolgendosi al ministro Bonafede: “Il tuo Capo Gabinetto da settembre non ha risposto. Così si combatte la corruzione? Si attende risposta”. “L’auto fantasma investe Di Maio” ed ancora “Incidente stradale al ministro Di Maio tra Firenze e Roma in autogrill tamponato da un auto senza conducente”, sono gli altri commenti che si sono susseguiti nelle passate ore su Twitter. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DI MAIO E BONAFEDE: INCIDENTE D’AUTO
Dopo aver presenziato alle celebrazioni del 25 aprile per la Festa della Liberazione a Roma, alla lapide in memoria della Brigata Ebraica, Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede si stavano trasferendo in Umbria per diversi appuntamenti elettorali: è nell’Autogrill che porta sull’A1 dove sono però incappati in un incidente d’auto per fortuna di non grave entità. In pratica, come riporta il Quotidiano.net, i due Ministri M5s sono stati tamponati da una vettura che pare non avesse inserito il freno a mano. Il leader grillino e il Ministro della Giustizia si trovavano a bordo dell’auto blu quando un’altra macchina non avendo bloccato il freno a mano è indietreggiata fino a tamponare la vettura con a bordo Di Maio e Bonafede, pronti in direzione Perugia. Un lieve spavento subito annullato da una diretta Facebook con i due Ministri che rassicurano: «Nulla di grave è stata una roba da Cid», spiega Di Maio concludendo con una battuta dopo la constatazione amichevole, «ora andiamo a cercare una carrozzeria in Umbria…».
INCIDENTE IN AUTOGRILL PER DI MAIO E BONAFEDE
In realtà l’incidente avvenuto poteva essere di ben peggiori conseguenze, non tanto per Di Maio e Bonafede ma per l’area di servizio: l’auto infatti se non avesse incontrato l’opposizione della vettura ministeriale con tanto di scorta avrebbe proseguito la sua discesa verso l’Autogrill ponendo potenziale pericolo perché avrebbe aumentato di certo velocità creando nuovi incidenti. «Ci sono dei titoli di giornale – ha dichiarato il vice premier – che scrivono ‘l’auto blu del ministro Di Maio travolta in un incidente da un’altra auto senza freni’. Vorrei dire che io e il ministro Bonafede stiamo benissimo, che non è successo niente e che si è trattato solo di un normale tamponamento»; non solo, il leader M5s spiega anche la dinamica del sinistro dopo aver fatto regolare Cid «Eravamo fermi a un autogrill e una macchina che era parcheggiata senza freni ha cominciato a indietreggiare, tamponando una delle nostre macchine che erano ferme. Anzi, questo ha evitato il peggio, perché ha bloccato quell’automobile, che altrimenti avrebbe continuato a creare problemi». Infine, il Ministro della Giustizia ci scherza su «Io che sono avvocato mi sono occupato del cid, che abbiamo fatto come avviene in questi casi».