E’ morta Gae Aulenti, architetto di fama internazionale. Aveva 85 anni di età ed è deceduta nella sua abitazione milanese. Era malata da tempo e la si era vista pubblicamente per l’ultima volta lo scorso 16 ottobre in occasione di un premiazione, quella per la carriera che le era stata conferita dalla Triennale di Milano. Tra i suoi tanti lavori, si ricorda il progetto relativo alla Gare d’Orsey di Parigi. Era nata in provincia di Udine da famiglia pugliese il 4 dicembre 1927. La sua formazione professionale avviene nella Milano degli anni cinquanta in un momento storico dove ci si dedica al cosiddetto neoliberty, un percorso architettonico definito di opposizione al razionalismo grazie al recupero di valori del passato. Gae Aulenti si era laureata al politecnico di Milano nel 1953. Dal neorealismo di poco prima si passa in quel periodo al neoliberty, corrente architettonica impegnata a recuperare valori architettonici del passato. In quel periodo lavora anche per il giornale Casabella-Continuità. Dal punto di vista della professione di architetto, nel 1960 lavora come assistente di Giuseppe Samonà, dal 1960 al 1962 all’Istituto universitario di architettura di Venezia. Dal 1964 al 1969 è invece impegnata con Ernesto Nathan Rogers al politecnico di Milano nella cattedra di composizione architettonica. La sua visione professionale in quel periodo viene definita da lei stessa come interconnessione con l’ambiente urbano esistente: nello spazio architettonico intende inserire la molteplicità degli elementi. Dal 1976 al 1978 collabora presso il Laboratorio di progettazione teatrale di Prato insieme a Luca Ronconi. Diventa corrispondente dell’Accademia nazionale di San Luca a Roma, nel 1984, mentre dal 1995 al 1996 è presidente dell’Accademia di belle arti di Brera. Una delle sue massime realizzazioni architettoniche è quella del museo d’Orsay di Parigi, famoso per il tema floreale delle lunette della volta. Alcune delle sue ultime realizzazioni sono il restauro del Palazzo Branciforte di Palermo, dell’aeroporto San Francesco d’Assisi di Perugia e l’istituto italiano di cultura di Tokyo.