Un nuovo lutto sconvolge il mondo del calcio: all’età di 65 anni è morto Giorgio Chinaglia, ex attaccante della Lazio, a seguito di un infarto. La notizia della sua scomparsa, avvenuta in Florida, è stata data attraverso il social network Twitter da Umberto gandini, dirigente del Milan. Nato a Carrara il 24 gennaio 1947, Giorgio Chinaglia arriva tra le fila della Lazio a ventidue anni, nel 1969. Nella stagione 1971-72 è primo nella classifica cannonieri della serie B e con i suoi 21 gol contribuisce alla promozione dei biancocelesti nella massima serie. Nel 1974, ormai trascinatore di una Lazio scatenata, Chinaglia realizza il calcio di rigore decisivo, il 12 maggio, nell’incontro con il Foggia che significa scudetto. E’ il momento più importante nella carriera del giocatore, eppure è anche il momento in cui qualcosa comincia a incrinarsi: prima alcuni problemi con l’allenatore Ferruccio Valcareggi lo portano in secondo piano, poi è la morte del suo primo punto di riferimento, l’allenatore Tommaso Maestrelli, a convincerlo a lasciare la Lazio, la Nazionale e il Paese per trasferirsi in America e iniziare a giocare per i New York Cosmos, squadra di Beckenbauer, Pelè e Carlos Alberto. Giorgio Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League (NASL), dopo aver segnato 193 gol in sette anni e in 213 partite. Per ben cinque volte, tra il 1976 e il 1982, vinse il premio della NASL, e fu giudicato anche miglior giocatore del torneo nel 1981. Giorgio Chinaglia ritorna in Italia nel 1983, ma questa volta come presidente della Lazio. Inoltre l’anno successivo gli viene ceduta una parte delle azioni dei Cosmos dalla Warner Communications, ma la NASL  è ormai in fallimento e nel 1985 i Cosmos chiudono definitivamente i battenti. Alla fine dello stesso anno, Chinaglia è costretto anche a cedere la Lazio per problemi economici a Franco Chimenti. Da allora, Chinaglia ha vissuto tra l’Italia e gli Stati Uniti, occupandosi sempre di calcio, ma cominceranno anche i guai con la giustizia: verrà infatti iscritto nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con l’accusa di riciclaggio. 



Poi oggi la sua morte, avvenuta in Florida, dove fino a pochi giorni fa era ricoverato a seguito di un altro infarto avvenuto venerdì scorso.

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