Non si contano, in giro per il mondo, gli amanti di ”The Blues Brothers”, il film che consacrò per sempre Dan Aykroyd e il compianto John Belushi come icone mondiali del genere. Ma la loro fama e la fama del film è legata anche ad cast eccezionale che ne fece un vero e proprio spettacolo musicale irripetibile e grandioso. Vi presero parte, infatti, alcune tra le più grandi star del panorama musicale di sempre, come Ray Charles, Aretha Franklin, James Brown, Cab Calloway e John Lee Hooker. E, poi, c’era anche lui. Forse meno famoso per i profani, ma pur sempre determinante per lo strepitoso successo della pellicola e della band (i Blues Brothers, benché hanno ripetutamente cambiato composizione, sono, ancora oggi, un gruppo musicale che si esibisce ai quattro angoli del globo); Donald “Duck” Dunn, spesso presente nel film, anche se parlava pochissimo, e lo si ricorda per il fatto che avesse sempre in bocca la pipa, è morto all’età di 70 anni a Tokyo, mentre stava dormendo. Per tutta la vita non aveva fatto altro che suonare il basso, strumento con il quale era capace di eccellenti virtuosismi, e si trovava in Giappone proprio per suonare assieme a Steve “Coronel” Cropper, altro membro storico della band. La sera prima aveva suonato insieme al Blue Note della capitale nipponica. Nato a Memphis il 24 novembre del 1941, era stato, in precedenza, membro della band dei Booker T. & the MG’s. Per lui Steve Cropper era molto più di un amico.
Avevano la stessa età ed erano inseparabili. Come fratelli. Si erano conosciuti da adolescenti e insieme avevano mosso i primi passi nel mondo della musica. Mentre frequentavano la Messick High School facevano parte del gruppo The Mar-keys con cui registrarono, nel 1961 “Last Night”, il loro primo album. Insieme, inoltre collaborarono all’incisione di “Fathers & Sons” di Muddy Waters, reputato unanimemente uno dei più grandi bluesman della storia, assieme ad Otis Spann al piano, Paul Butterfield all’armonica e Mike Bloomfield alla chitarra. Nel corso della sua carriera, collaborò con numerosi artisti eccellenti che gli chiesero di prestargli le sue incredibili doti da bassista.
Suonò, in particolare, tra gli altri, otlre che per Muddy Waters, per Bob Dylan, Albert King, Rod Stewart, Jerry Lee Lewis, Neil Young, Eric Clapton, Tom Petty, Creedence Clearwater Revival, Wilson Pickett e Sam & Dave.