Da alcuni giorni era in piazza insieme agli altri malati e difensori dei diritti di chi soffre di Sla  e di tutti coloro che non sono autosufficienti. Raffaele Pennacchio, 55 anni, è morto ieri sera nella sua camera di albergo a Roma dopo aver partecipato all’incontro con il governo. Da due giorni i malati di Sla avevano aperto un presidio davanti al ministero dell’economia. L’incontro lo aveva soddisfatto, dicono gli amici, perché si era riusciti a ottenere la concessione all’impegno dei fondi per l’aumento del fondo per la non autosufficienza e per l’assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi.Stava ridendo con gli amici poi si è accasciato sulla sua sedia ed è morto. Spiega la moglie: “Mio marito è morto per un problema cardiaco presumibilmente legato allo stress del sit- in davanti al Ministero dell’Economia, che aveva anche richiesto tanta preparazione prima”. Pennacchio era membro del direttivo 16 novembre onlus. Originario della provincia di Caserta si era sempre battuto a difesa del progetto “Restare a casa”. Di professione medico, era in pensione, sposato con due figli di 20 e 19 anni. Proprio durante l’incontro con i rappresentanti del governo ieri aveva detto: fate presto a muovervi, abbiamo poco tempo. Il suo tempo è finito improvvisamente ieri sera.



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