Per Roberto Maroni, “era un uomo ruvido ma geniale”: E’ il ricordo del nuovo governatore della regione Lombardia di Giuliano Bignasca, fondatore e leader della Lega dei Ticinesi, scomparso questa notte a 67 anni di età: causa della morte un improvviso malore. Maroni lo ricordato con il soprannome che era legato alla sua figura, “Nano”: era un amico della Lega, ha detto. Bignasca appassionatosi alle idee di Umberto Bossi aveva fondato nel 1990 un settimanale Il mattino della domenica, punto di partenza per la nascita di un movimento, la Lega dei Ticinesi, che rispecchiava le idee della Lega Nord. Maroni ha ricordato la vicinanza di idee ed esperienza fra i due gruppi politici, assicurando che adesso da governatore della Lombardia il suo impegno sarà “porre le condizioni perché si intensifichino i rapporti di buon vicinato tra Lombardia e Canton Ticino”. Bignasca era famoso per i suoi comportamenti sopra le righe: il suo giornale uscì una volta con questo titolo: “Troppi neri in nazionale” riferendosi ai giocatori di colore presenti nella nazionale svizzera di calcio. Titolare con il fratello di una impresa di marmi e sassi, viveva a Canobbio, alle porte di Lugano. Era anche consigliere comunale a Lugano, eletto per la prima volta nel 2000. Pochi giorni fa, dopo una riunione del suo gruppo politico, era stato ricoverato per un controllo in ospedale e quindi dimesso: probabilmente questa notte la situazione è peggiorata improvvisamente. L’ultimo saluto di Roberto Maroni: “Sono rattristato e colpito per la morte di Bignasca. Il nostro rapporto con lui aveva posto le basi per una stretta collaborazione tra noi e il Canton Ticino, cosa che mi impegnerò a portare avanti anche come presidente della Regione. Porgo le condoglianze ai familiari di Giuliano e al suo partito e parteciperò alle esequie”.