E’ morto Damiano Damiani – Lutto nel mondo del cinema: è scomparso ieri notte il regista Damiano Damiani all’età di 90 anni. Il suo nome è legato soprattutto alla serie televisiva La piovra ma nel corso della sua vita aveva diretto tantissimi film tra cui si ricorda anche per il cinema Il giorno della civetta. Era nato in provincia di Pordenone il 23 luglio 1922, e si era ritirato dall’attività da una decina di anni. I suoi inizi nel mondo del cinema risalgono in giovane età, esattamente nel 1947 dopo aver frequentato l’accademia di Brera a Milano. Il suo inizio corrisponde a quello di altri grandi registi del dopo guerra, nomi come Comencini, Lattuada e Olmi. I suoi primi lavori cinematografici, dedicati a storie criminali sempre con arguto sfondo sociale, sono dei primi anni sessanta, opere come Il sicario e Il rossetto. Lavora con attori come Walter Chiari che dirige in La rimpatriata del 1963 e si specializza nella denuncia delle ipocrisie sociali della grande borghesia italiana che in quel periodo storico ha in mano le redini della vita economica e politica italiana. Toccherà anche la strada dello spaghetti western molto in voga in quel periodo ad esempio con Quién sabe? del 1966 di cui è protagonista Klaus Kinski per poi girare Il giorno della civetta nel 1968 tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, film dedicato al dramma della mafia con Franco Nero e Claudia Cardinale, due dei suoi attori preferiti. Negli anni settanta il suo cinema diventa totalmente di dura denuncia politica e sociale, con lavori quali Il delitto Matteotti e Confessione di un commissario di polizia al Procuratore della Repubblica. Altro film molto apprezzato è Girolimoni con Nino Manfredi dedicato al cosiddetto “mostro di Roma”, storia vera degli anni venti. E’ del 1984 l’inizio di una delle serie maggiormente di successo della televisione italiana La piovra con Michele Placido, duro ritratto della realtà mafiosa siciliana.
Il suo ultimo lavoro risale al 2002: si intitola Assassini dei giorni di festa, la storia di un gruppo di attori seza lavoro che recita a pagamento la aprte dei parenti ai funerali di persone sconosciute.