Jorge Videla, che guidò una delle più sanguinose dittature del dopo guerra, è morto oggi all’età di 87 anni. Comandante in capo dell’esercito argentino, guidò la dittatura militare che brutalizzò il paese negli anni dal 1976 al 1981: attualmente si trovava in ospedale, ma era stato condannato all’ergastolo nel 2007. Particolare importante, non si era mai pentito del suo ruolo e aveva ammesso la sua responsabilità diretta nella morte di circa 8mila dissidenti argentini. In realtà era già stato condannato all’ergastolo e imprigionato nel 1985, ma nel 1990 gli fu concesso l’indulto insieme d altri responsabili della dittatura (in totale si calcola che in quegli anni furono uccise circa 30mila persone). Detenuto agli arresti domiciliari, gli fu revocata la grazia nel 2007 e rimandato in prigione. In seguito ha accumulato altre condanne, ad esempio una a 50 anni di carcere per rapimento e sottrazione di identità perpetrati nei confronti dei figli dei desaparecidos.