Si è spento all’età di 88 anni “Doug”, meglio noto come Douglas Engelbart, conosciuto per essere stato l’inventore di un oggetto che utilizziamo quotidianamente, quello che oggi noi chiamiamo mouse. È morto nel sonno, dopo svariati problemi di salute che lo hanno colpito negli ultimi anni di vita. Nato a Portland è divenuto presto un’icona nel mondo dei computer. Un contributo assolutamente di primaria importanza, quello che Engelbart ha dato nella sua vita allo sviluppo tecnologico, sopratutto nel rapporto uomo-macchina. Prima di lui gli autori di film di fantascienza immaginavano un mondo cosparso di macchine super intelligenti con schede perforate, per fare un esempio. Tutto ebbe inizio nel lontano 1957, quando Doug si unì allo Stanford Research Institute, attualmente divenuto SRI International, azienda che attualmente sta lavorando a Bight, l’erete di Siri. Arriva il 1964 ed ecco l’invenzione che ha reso celebre Engelbart: il mouse. Il primo progetto era alquanto rudimentale, quasi rustico, in legno e metallo dotato di due rotelline, ma solo dopo qualche anno SRI vendette la licenza ad Apple, che popolarizzò il nuovo strumento tecnologico. Il testo di Doug “Augmenting Human Intellect: a Concept Framework“, aiutò alla formazione dell’Augmentation Research Center, poi inserito nella creazione di ARPAnet. ARC e SRI collaborarono per fornire i primi rudimenti dell’hypertext, del link di file dinamici e della collaborazione a schermi condivisi, ed in tutto questo Engelbart fu sempre uno dei protagonisti, tant’è che nel 2000, l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, lo insignì della National Medal of Technology.  



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