E’ scomparso una figura leggendaria della storia musicale italiana, soprattutto quella di Roma: Giancarlo Bornigia fu il fondatore e gestore di celeberrimi club musicali quali il Pieper e il Gilda dove si formò una generazione di cantanti italiani e da cui passarono le maggiori star internazionali. Aveva 82 anni e aprì il Piper nel 1965, il primo locale italiano dedicato alla nuova musica giovane. Tanto per citare alcuni nomi, al Piper si esibirono giovanissimi artisti come Renato Zero e Patty Pravo (definita “la ragazza del Piper”) che usarono il club come trampolino di lancio per il successo. Ma qui suonarono in concerti passati alla leggenda quando non erano ancora delle star mondiali gruppi come Pink Floyd e Genesis, oppure nomi di spicco mondiale ma ancora sconosciuti in Italia come Jimi Hendrix. Attentissimo a tutto quanto si muoveva nella scena musicale, Bornigia fece del Piper un club nel più autentico stile di quelli newyorchesi o londinesi, un gioiello per il nostro paese che aiutò a diffondere nel publbico il gusto e la conoscenza per nuovi generi musicali. Altri nomi che qui negli anni 60 e 70 erano di casa furono  Fred Bongusto, Dik Dik, Romina Power, Gabriella Ferri e Rita Pavone. Tale fu la fama del locale che gli Who, dopo aver suonato al palazzotto dello sport, andarono al Piper a passare il resto della serata decidendo di improvvisare sul palco del piccolo locale. Robe d’altri tempi. In seguito aprì altri locali come il Gilda e l’Alien. 



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