Per molti, la parolina “Dolby” era solo un modo di definire uno standard sonoro, un po’ come dire “hi fi” o stereo. Invece dietro a quel nome c’era un uomo, Ray Dolby, morto oggi a 80 anni di età, pioniere, ingegnere, sperimentatore e mago del suono. Aveva il morbo di Alzheimer e una forma acuta di leucemia, è morto nella sua casa di San Francisco. Le sue tecniche audio sono ancora oggi diffusissime e utilizzate a dimostrazione delle sue capacità. La sua avventura cominci nel 1965 quando fonda una compagnia dove mettere a punto le sue ricerche sul suono: da allora la musica non è stata più la stessa.La sua ricerca era quella sulla riduzione del rumore e la creazione di un suono avvolgente che esprimesse tutta la potenza della musica, il famoso surround. Anche il cinema non sarebbe quello che conosciamo senza i suoi studi sul suono. Nel corso della sua vita ha messo a punto circa cinquanta brevetti: grazie al suo lavoro gli sono stati assegnate numerose onorificenze. Bill Clinton ad esempio gli diede la medaglia nazionale per la tecnologia. Il teatro dove ogni anno si tengono gli Oscar a Hollywood si chiama non a caso Dolby Theatre. Dolby si era laureato a Stanford e specializzato a Cambridge, quindi aprì la sua azienda. Il suo momento chiave è quando un suo vecchio brevetto comincia a essere usato da tutti: è il Dolby Sound System. Il primo film a utilizzare la sua tecnica fu Arancia meccanica. 



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