Un ricercatore italiano è morto durante un’immersione scientifica davanti alla stazione “Mario Zucchelli“, sulla costa della Baia Terra Nova, in Antartide, probabilmente a causa di un malore. Si tratta di Luigi Michaud, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina. Come ha spiegato Franco Ricci, capo della spedizione italiana dell’Enea, Michaud “stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni marini. Nonostante le misure di sicurezza e l’immediato intervento della squadra di soccorso, ogni tentativo di mantenerlo in vita è stato vano”. Luigi Michaud era nato a Messina il 5 ottobre del 1974 e lascia una moglie e due figli. Si era laureato in Scienze Biologiche nel 2001 e nel 2007 aveva conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Ambientali. Dal marzo del 2010 era assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina, e in questo lasso di tempo, si legge sul sito dell’ateneo siciliano, “ha svolto in maniera eccellete la sua attività di ricerca, caratterizzata da un forte amore per il mare e per gli studi nell’ambito dell’ecologia microbica. Ha operato non soltanto a Messina, ma anche all’estero ed era già stato coinvolto in numerose spedizioni in Artide nell’ambito di diversi progetti che lo vedevano svolgere un ruolo attivo”. Tutto questo importante lavoro, iniziato sotto la guida della prof.ssa Vivia Bruni e successivamente con la supervisione del prof. Emilio De Domenico, “è sfociato in numerose partecipazioni a congressi come invited speaker e in numerosissime pubblicazioni su riviste internazionali”.