Riz Ortolani è morto oggi, all’età di 87 anni. Ci lascia uno dei compositori italiani più prolifici (e di qualità), che hanno saputo fondersi e integrarsi con il grande cinema italiano e d’oltreoceano. E lo hanno rivoluzionato, ma sempre rimanendo “sullo sfondo”, come i protagonisti discreti, ma veramente determinanti. Compositore, direttore d’orchestra, Ortolani non era un tipo “facile”, ma una personalità artisticamente prorompente e coraggiosa che si è saputa confrontare con mondi molto diversi, come cinema, teatro e televisione. Il cinema arriva con la colonna sonora di una pellicola non facile, “Mondo cane”, che gli vale un Grammy per “More” (e una nomination all’Oscar nella versione cantata dalla moglie Katyna Ranieri). Gli Studios Americani impazziscono per lui, in Italia collabora con i più grandi (da De Sica a Dino Risi a Zeffirelli, senza dimenticare Pupi Avati e Damiano Damiani). Una ricchezza musicale davvero lussureggiante, che diventa una vera icona per intenditori (Quentin Tarantino inserirà in Kill Bill Vol. 1 e Vol. 2 alcune sue musiche). Sul finire della carriera si dedica insieme alla moglie all’insegnamento della musica, attraverso una fondazione che propone tantissime borse di studio per i giovani.



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