È morto all’età di 94 anni lo scienziato Giorgio Salvini, martedì sera, nella sua casa a Roma. I funerali saranno celebrati venerdì, alle ore 11, presso la chiesa romana di Sant’Agnese fuori le Mura, in via Nomentana. Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ministro dell’Università e della Ricerca scientifica durante il governo Dini, è stato soprattutto il padre dell’elettrosincrotrone di Frascati, inventato da lui all’età di 33 anni, nonché presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal 1966 al 1970. Salvini era nato a Milano il 24 aprile 1920. Dopo una permanenza negli Stati Uniti dove aveva continuato ad occuparsi dei raggi cosmici, nel 1951 torna in Italia per insegnare all’Università di Cagliari, poi a quella di Pisa e dal 1956 all’Università “La Sapienza” di Roma, come docente emerito di fisica generale. Per Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Salvini è stato «un protagonista straordinario della rinascita della fisica italiana dopo la tragedia della diaspora e della guerra» e «accettò giovanissimo il compito di organizzare e coordinare la costruzione del sincrotrone ai Laboratori di Frascati. Una macchina che nacque dalla volontà di proiettare l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell’eccellenza della fisica mondiale, e che lui rese realtà insieme a una squadra di giovani entusiasti. Nella sua lunga carriera scientifica l’ottimismo della volontà ha sempre prevalso e questo è un lascito di cui l’Infn cercherà di far sempre tesoro». (Serena Marotta) 



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