La madre di Anna Filomena Barretta è intervenuta oggi in collegamento con la trasmissione Pomeriggio 5 per commentare la morte dell’amata figlia. “Ho capito subito che non era possibile che si fosse tolta la vita, è l’intuito di una mamma che conosce la sua figlia. Anna era una ragazza dallo stile pulito, onesta, giudiziosa e responsabile, come poteva essere che poteva fare un fatto simile?”, ha commentato la donna. Dopo le appurate indagini, le forze dell’ordine sono giunte alla conclusione che ad uccidere Anna Filomena non poteva che essere stata una mano esperta, da qui l’arresto del marito Angelo Lavarra. La madre della vittima non ha voluto parlare di lui ma ha piuttosto ricordato la donna uccisa: “Mia figlia amava la vita, era una ragazza che amava la sua famiglia, la sua mamma… quando mi vedeva in difficoltà mi veniva vicino e mi abbracciava e mi diceva non ti preoccupare…”, ha raccontato in lacrime, “non è possibile che abbia fatto una cosa simile”. Quindi ha ricordato un aneddoto tenero: un giorno, poco dopo aver preso la patente, la figlia le disse di volerla portare a Locorotondo a farle vedere i formaggi di una masseria. Mentre erano in auto però, la giovane sbagliò strada finendo a Bari. Quando si accorsero dell’errore, le due la presero con un sorriso “rideva, era felice, nonostante avessimo sbagliato c’ero io accanto a lei, mi amava, mi abbracciava in ogni momento”, ha ricordato la signora Anna commossa. Poi un appello a tutte le vittime di violenza: “non abbiate paura, la legge c’è”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CADE IPOTESI SUICIDIO: “MA NIENTE PREMEDITAZIONE”
Dopo la svolta nelle indagini sulla morte di Anna Filomena Barretta, col marito Angelo Lavarra accusato di omicidio dopo che è decaduta di fatto l’ipotesi di suicidio della donna che risiedeva a Marano Vicentino, emergono nuovi dettagli in merito all’indagine. L’accusa infatti è di omicidio aggravato dalla natura della persona uccisa anche se non gli sarebbe stata contestata la premeditazione dato che secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un assassinio (tra l’altro l’ennesimo femminicidio dall’inizio dell’anno) di impeto e arrivato al termine dell’ennesima lite tra i due oramai ex coniugi: separata dal marito da un mese, questo non aveva certo impedito ad Anna Barretta di tornare a vivere nella casa di Lavarra, con cui stavano le figlie. Tuttavia, nelle ultime ore sono stati molti gli indizi sulla scena del crimine e anche alcune contraddizioni emerse tra il primo e il secondo interrogatorio a far dubitare le forze dell’ordine della versione della guardia giurata, che aveva sempre parlato del fatto che era stato lui a insegnare alla moglie come usare la pistola automatica che, secondo lui, avrebbe poi usato per suicidarsi. (agg. R.G. Flore)
DECADE IPOTESI DEL SUICIDIO
Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Filomena Barretta, la 42enne di Marano Vicentino che lo scorso 20 novembre venne trovata senza vita dopo un colpo di pistola. Si pensava si trattasse di un suicidio, ma alla fine è stato arrestato con l’accusa di omicidio l’ex marito, Angelo Lavarra. La guardia giurata di 43 anni detiene regolarmente la pistola, utilizzata anche per il lavoro, che il 20 novembre scorso uccise Anna Filomena. L’ex coniuge, che conviveva ancora con la Barretta nonostante i due si fossero separati, raccontò di aver trovato il cadavere della donna e di aver lasciato l’arma incustodita. Quella versione dei fatti non è mai stata però credibile, e le forze dell’ordine lo hanno messo sotto torchio questa mattina per poi arrestarlo. Toccherà al gip convalidare o meno il fermo, ma le indagini stanno prendendo una piega completamente diversa rispetto a quella degli scorsi giorni. Sono attese novità importanti nei prossimi giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OMICIDIO ANNA FILOMENA BARRETTA: LA VERSIONE DEL MARITO NON HA MAI CONVINTO
Nella mattinata odierna è scattato il fermo di indiziato di delitto a carico di Angelo Lavarra, ex marito di Anna Filomena Barretta, trovata morta lo scorso 20 novembre nella sua abitazione con un colpo di pistola alla testa. Nonostante il lungo interrogatorio al quale l’uomo è stato sottoposto, spiega Corriere.it, non sarebbe giunta una sua confessione ma le prove a suo carico sarebbero così decisive da incastrarlo. Dopo la morte della 42enne era stata avanzata l’ipotesi del suicidio avvenuto, secondo la versione del marito, mentre lui dormiva. Proprio le sue dichiarazioni però, non convincerebbero affatto e dalle indagini sarebbe emersa una nuova verità decisamente più drammatica. Il metronotte non avrebbe mai cambiato la sua versione dei fatti ed anzi avrebbe raccontato di aver mostrato in passato alla donna come caricare l’arma. Quella sera, prima della morte, i due coniugi avrebbero avuto un litigio per motivi economici, poi lui si era addormentato sul divano. A svegliarlo il colpo di pistola proveniente la mattina seguente dalla camera da letto. Un colpo che tuttavia non ha mai convinto gli inquirenti secondo i quali proprio l’ex avrebbe una certa responsabilità nella morte della donna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
OMICIDIO ANNA FILOMENA BARRETTA: ARRESTATO IL MARITO
Anna Filomena Barretta è stata uccisa dall’ex marito. Ne sono convinti gli inquirenti che questa mattina hanno arrestato Angelo Lavarra, ex coniuge ma ancora convivente della donna trovata morta lo scorso 20 novembre nella sua abitazione di Marano Vicentino, in provincia di Vicenza (Veneto). L’uomo è stato fermato questa mattina a seguito di un lungo interrogatorio al termine del quale lo stesso aggressore deve essere crollato, o probabilmente, ha fornito una versione dei fatti che non ha affatto convinto le forze dell’ordine. Come ricorda l’edizione online de Il Giornale di Vicenza, Anna era stato ritrovata senza vita nella sua camera da letto, con un colpo d’arma da fuoco alla testa. Inizialmente si pensava che la donna potesse essere depressa, ed abbia quindi deciso di farla finita, sparandosi. Ma a quell’ipotesi non ha mai creduto Anna Palmisano, la madre della vittima 42enne, che nei giorni scorsi sosteneva: «Io l’ho detto subito ai carabinieri: mia figlia non lo avrebbe mai fatto. Io la conosco. Non è vero che lei era depressa e, ammesso che lo fosse, ci sono i certificati medici? Non è che non credo al suicidio, non è vero. Lei non sapeva usare una pistola».
ANNA FILOMENA BARRETTA E’ STATA UCCISA
La donna ha puntato subito il dito nei confronti dell’ex marito della figlia: «Non lo voleva più per tanti motivi – raccontava pochi giorni fa – gli ha manifestato l’intenzione della separazione e l’hanno fatta consensualmente. Era tranquilla. Ecco perché lei si trovava lì. Non c’era rabbia e andava a riprendere delle cose. Lei aveva bisogno di trasferire tutte le sue cose da un’altra parte, perché aveva preso un’altra casa». Le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Thiene, con l’aiuto del Ris di Parma, hanno permesso di escludere il suicidio, procedendo con il fermo del principale indiziato. Sarà il gip nelle prossime ore a confermare o meno il provvedimento restrittivo.