Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, come annunciato ha fatto visita questa mattina alla piccola Noemi, la bambina rimasta ferita nell’agguato di stampo camorristico ricoverata da giorni all’ospedale Santobono. Dopo l’incontro con la piccola – che ha ripreso a respirare autonomamente – e con la famiglia, il religioso ha dichiarato:”Quello che è avvenuto è un miracolo. Appena Noemi sta bene la porterò dal Papa”. Sepe, come riportato da TgCom24, ha dichiarato:”Le ho portato un peluche, ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il ‘Padre Nostro’ tutti assieme e lei ha mosso le labbra”. Massimino Cardone, primario del reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Santobono, a proposito delle condizioni della piccola, ha rassicurato:”Noemi sta in condizioni stabili, sta in respiro spontaneo. Soltanto arricchito con un po’ di ossigeno. “La bambina ha avuto un grosso trauma ad entrambi i polmoni e man mano si stanno risolvendo tutte queste problematiche. Abbiamo fatto più volte delle broncoscopie per cercare di liberarla dai coaguli; questa cosa le ha dato una funzionalità polmonare migliore e quindi la bambina sta ventilando abbastanza bene. La prognosi resta riservata perché dobbiamo vedere l’evoluzione”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA REAZIONE DEL PADRE DI NOEMI ALL’ARRESTO DEL KILLER
E’ rimasto senza parole il papà di Noemi, la bambina ferita gravemente a Napoli la settimana scorsa, alla notizia dell’arresto del killer. Non tanto per la notizia in se, quanto per il fatto che Armando Del Re, colui che ha sparato in piazza Nazionale, ha anch’egli figli della stessa età di Noemi. «È assurdo – la reazione del papà della piccola, riportata dall’edizione online di Repubblica – non ha riconosciuto neanche una bambina come sua figlia». La zia, riferendosi al killer, invece racconta: «Deve soffrire molto quell’uomo, come stiamo soffrendo noi». Si trovava in piazza Nazionale al momento degli spari: «Non ci siamo accorti di niente all’inizio – spiega – Noemi non diceva niente, non c’era sangue. Non lo dimenticherò più – aggiunge – scendi per prendere un caffè e ti succede una tragedia. Quando usciamo di qui faremo una grande festa». La bella notizia è che la piccola si è svegliata, è cosciente, parla e sembra indirizzata verso una completa guarigione. Stamane, attorno alle ore 11:45, ci sarà la visita del cardinale Crescenzio Sepe al Santabono, che negli scorsi giorni aveva condannato duramente il grave gesto commesso. Lo stesso cardinale presenzierà alle ore 16:00 di oggi pomeriggio al Palapartenope ad una veglia di preghiera organizzata da don Michele Madonna. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NOEMI, BAMBINA FERITA A NAPOLI STA MEGLIO
Respira autonomamente ed ha finalmente aperto gli occhi la piccola Noemi, vittima innocente di un agguato consumatosi lo scorso 3 maggio a Napoli. Nel giorno in cui il killer veniva arrestato, per la piccola di 4 anni iniziava la sua seconda vita, dopo il coma. L’intero ospedale Santobono ha accolto con grande entusiasmo il risveglio della bimba le cui prime parole hanno subito fatto ben sperare: “Datemi le mie bambole”, ha chiesto ai presenti. E per lei, nel pomeriggio di oggi, come rivela il quotidiano Il Messaggero, è giunto un enorme pacco contenente una grande casa delle bambole, esaudendo così il suo primo desiderio. Intanto l’intera città, a partire dai rapper, si è unita attorno alla piccola Noemi al fine di fermare il crimine e dire basta alla violenza ed alla camorra. A farlo sono stati 13 tra rapper e cantanti guidati da Michele Sbam nelle stesse ore in cui in migliaia erano riuniti davanti all’ospedale per sostenere Noemi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ZIA: “COME PRIMA COSA VOLEVA LA MAMMA”
Buone notizie: Noemi sta meglio, si è svegliata e ora inizia il suo percorso di recupero dopo la sparatoria a Napoli in cui è rimasta coinvolta. Intervistata da Sky Tg 24, la zia ha spiegato: «Quando iniziava ad aprire gli occhi tutti l’hanno applaudita, le hanno detto “forza Noemi che ce la fai”». I medici «sono bravissimi, stanno facendo di tutto per mia nipote: voglio ringraziare tutte le persone che le stanno vicino e che vengono fino a qua per pregare per lei», svelando che «ha aperto gli occhi, come prima cosa voleva la mamma: ha chiamato la madre». «I medici non hanno ancora detto niente, ma ci sono buone speranze», aggiunge la zia, che poi commenta l’arresto del responsabile: «Sono stata contentissima appena l’ho saputo, sono stata proprio bene. E’ successo tutto all’improvviso: uno scende, si prende un caffè e succede tutto questo. Non ci siamo accorti subito che Noemi era stata coinvolta, non c’erano dolori e lei non diceva niente». E conclude: «Ora voglio solo che mia nipote si metta a posto, si svegli e che esca di qua per fare una grande festa tutta per lei». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
NOEMI COME STA? LE ULTIME
La sparatoria di Napoli dello scorso maggio, gli aggiornamenti sulle condizioni di salute della piccola Noemi, la bimba di quattro anni ferita per errore, apriranno la nuova puntata di oggi di Quarto Grado, in onda su Rete 4 in prima serata. L’agguato in Piazza Nazionale avvenuto in pieno giorno ha scosso l’intero capoluogo campano soprattutto per le modalità con cui si è consumato e per la giovanissima età di una delle vittime, rimasta gravemente ferita. La bambina raggiunta da un proiettile è attualmente ricoverata in prognosi riservata ed in gravi condizioni presso l’ospedale Santobono ma nelle ultime ore sono giunte notizie decisamente più confortanti in merito alle sue condizioni. Sono gli stessi sanitari ad aver confermato un “lieve graduale miglioramento della funzione respiratoria” di Noemi, dopo essere stata sottoposta a nuovi esami. Il bollettino medico diffuso nella giornata di ieri ha rivelato un nuovo quadro clinico che ha in parte fatto tirare un sospiro di sollievo presso i familiari della bimba ferita poichè, si legge, “ha reso possibile la riduzione dell’apporto di ossigeno mediante ventilazione”. Tuttavia, “continua la sedazione profonda e il monitoraggio continuo di tutti i parametri” mentre la prognosi non potrà ancora essere sciolta a breve. L’ingresso dell’ospedale Santobono, scrive SkyTg24, è letteralmente invaso da biglietti e peluches. Inevitabile il viavai di persone che hanno lasciato messaggi di solidarietà ed affetto alla piccola di quattro anni ed alla sua famiglia.
NOEMI, BIMBA FERITA A NAPOLI: CITTÀ VICINA ALLA FAMIGLIA
“Noemi è anche nostra figlia, Napoli è anche questa, Secondigliano è con te, tutti preghiamo per te”: sono solo alcuni dei biglietti che è possibile leggere davanti all’ospedale pediatrico dove da una settimana è ricoverata la bimba di 4 anni rimasta ferita gravemente durante la sparatoria del 3 maggio. Accanto ai numerosi biglietti anche tanti peluche e giocattoli appesi alle ringhiere del cancello. La piccola si trovava insieme alla nonna – anche lei ferita – quando è rimasta coinvolta nell’agguato choc avvenuto nel pomeriggio e che vedeva come bersaglio principale Salvatore Nurcaro, pregiudicato 32enne raggiunto da sei proiettili. A campeggiare davanti all’ospedale anche molti striscioni nei quali Noemi viene definita una “piccola guerriera”. E se da una parte sono numerose le dimostrazioni d’affetto nei confronti della bambina e della sua famiglia, dall’altra cresce la rabbia nei confronti delle istituzioni ritenute in parte responsabili di quanto accaduto. Nella giornata di ieri, intanto, si è svolto anche un rosario con una fiaccolata dopo il corteo contro la camorra tenutosi la scorsa domenica.