Mentre le indagini proseguiranno sui 7 mozziconi ritrovati sotto le macerie di Notre Dame – specie nel capire se le fiamme possano essersi originate proprio da quei resti, come invece escludono gli stessi operai “rei confessi” – sono stati installati oggi sulla Cattedrale parigina dei teloni temporanei per prevenire ulteriori danni a Notre Dame per il forte maltempo presente in Francia in questi giorni. La chiusura al momento viene confermata per circa 5-6 anni ma il Presidente Macron punta a far svolgere i lavori in maniera molto più frenetica per poter tornare alla “normalità” nel giro di pochi anni: in questo senso, decisive saranno proprio le indagini in corso. Prima finiranno e prima potranno scattare tutti i lavori di restauro e ricostruzione di gran parte del tetto sulla Cattedrale: detto questo, decisivo è pero comprendere cosa realmente possa aver generato l’incendio e tutte le verifiche del caso saranno effettuate si spera al meglio possibile. (agg. di Niccolò Magnani)
OPERAI “FUMAVANO SULLE IMPALCATURE”
Qual è la causa dell’incendio nella cattedrale di Notre Dame di Parigi? Le indagini proseguono ed emergono particolari clamorosi. La società edile che si è occupata del montaggio dell’impalcatura attorno alla guglia ha rivelato anche alcuni operai fumavano nel cantiere. “Le Bras Freres” ha ammesso oggi davanti agli inquirenti questa circostanza, dicendosi “rammaricata” per il fatto che alcuni operai abbiano appunto violato il divieto di fumare nel cantiere. D’altra parte, la società edile ha “escluso” ogni legame tra le sigarette e l’incendio della cattedrale. In effetti il settimanale satirico francese Le Canard enchaine, uscito oggi, aveva anticipato che gli inquirenti avevano ritrovato sette mozziconi nel cantiere della cattedrale di Notre Dame. «In effetti c’era un divieto di fumare sull’impalcatura e alcuni colleghi di tanto in tanto si sono affrancati da questo divieto», ha dichiarato il portavoce della società, Marc Eskenazi, all’agenzia AFP. Ma, ha poi assicurato, «in nessun caso un mozzicone mal spento può essere all’origine dell’incendio di Notre-Dame a Parigi».
INCENDIO NOTRE DAME, LE ALTRE POSSIBILI CAUSE
È sempre Eskenazi a spiegare alla procura di Parigi che in merito alla pista sul possibile incendio nato dai motori elettrici degli ascensori sulle impalcature, «non avevano nessun problema». Niente mozziconi, niente guasto agli ascensori: per la società edile tali cause non possono essere realistiche per aver generato quel dramma tale da sconvolgere l’intero mondo una settimana fa. Un maxi rogo forse creato da un corto circuito di cui però gli inquirenti francesi ancora brancolano nella totale assenza di prove e indizi in merito: sempre secondo il settimanale francese (non nuovo a scoop sulle massime tragedie in Francia), il collegamento elettrico sulle campane dopo il restauro della principale nel 2012 era alquanto provvisorio, «non è mai stato sostituito da un impianto definitivo. Gli inquirenti non escludono che un corto circuito di quest’ultimo abbia potuto causare l’incendio». Infine, il Canard ha sottolineato come i soccorsi siano arrivati subito ma attivati con molto ritardo: l’allarme è avvenuto in un primo momento in un luogo sbagliato per via di un’anomalia del pc di sicurezza. Il fuoco nel frattempo si era propagato e purtroppo è stato identificato soltanto tra le 18.40 e le 18.50, ben 35 minuti dopo la prima allerta. (a cura di Niccolò Magnani)