Un papà disperato per aver perso la medaglietta con la foto della figlia, una bambina morta nel terremoto di Amatrice. L’appello ai social come unica speranza per riuscire a ritrovare quell’oggetto così semplice ma allo stesso così importante. E il lieto fine grazie alla moltitudine che fa squadra, alla condivisione che fa sistema. Questo, in sintesi, il resoconto della storia che ha visto protagonista Fabio Rinaldo, papà di Giulia, morta sotto le macerie del terremoto verificatosi nel Centro Italia il 24 agosto del 2016 quando aveva soltanto 8 anni. Un ciondolo a forma di cuore, al cui interno è collocata la foto di Giulia, va perduto: papà Fabio lo ha smarrito, non sa dove, forse durante una visita al cimitero. Scatta la disperazione, la sensazione di chi ha perso uno degli ultimi collegamenti con il proprio “angioletto”. Ma poi i social, per una volta almeno, fanno il miracolo.
PAPÀ PERDE MEDAGLIETTA FIGLIA MORTA NEL TERREMOTO DI AMATRICE
Con queste parole Fabio Rinaldo aveva pubblicato il suo appello su Facebook:”Vi chiedo per favore oggi ho perso la medaglietta di mia figlia Giulia, la indossavo da quando è diventata un angelo. Prego chiunque l’abbia trovata di contattarmi e di condividere il post il più possibile grazie infinite. Questa mattina ho fatto tappa ad Amatrice Terme di Cotilia Riano, prima porta cimitero dal mio angioletto grazie di cuore a tutti che mi state aiutando”. Un messaggio che ha toccato il cuore di tanti italiani come si evince dalle oltre 50mila condivisioni del post. Una mobilitazione che ha portato ad un lieto fine a 24 ore dall’appello di papà Fabio:”Volevo dire alle quasi 50mila persone che hanno condiviso il mio post su Facebook che la medaglietta con il volto di mia figlia Giulia è stata ritrovata. Grazie a tutti di vero cuore per la vostra solidarietà. Sono veramente felice”. Si potrebbe dire che i social spesso fanno danni, ma ecco il rovescio della medaglia.