“Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Non era un messaggio d’amore quello pubblicato su Facebook da Simone Cosentino, il poliziotto di Ragusa che ha ucciso la moglie Alice e poi si è tolto la vita. Era un addio quello postato sui social, un commiato sul web che ha fatto da preludio alla strage familiare verificatasi a Marina di Ragusa. Secondo quanto emerso finora, come riportato da La vita in diretta, l’uomo aveva paura che la donna se ne andasse via con le bambine, non riusciva ad accettare la fine della loro storia. Eppure in paese apparentemente sembravano felici: lui descritto come allegro e felice, lei come una mamma innamorata delle sue figlie. Vicini e colleghi non si spiegano come sia potuto succedere. Il delitto non è avvenuto però in seguito ad un raptus, è stato premeditato. Ne è la prova che prima di uccidere la moglie Simone ha scritto alla madre: “Vieni a prendere le bambine perché sto per uccidere mia moglie”. Poi l’ha richiamata dopo il delitto: “Guarda che ti ho mandato un messaggio, devi venirle a prendere le bambine”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL MISTERO DIETRO L’UCCISIONE
È un autentico mistero quanto avvenuto a Ragusa: un omicidio-suicidio che al momento non trova spiegazioni tra i primi testimoni sentiti, i vicini e chi ha scandagliato le loro pagine social degli ultimi mesi. Oltre all’ultimo messaggio postato da Simone Cosentino (La Sicilia e Fanpage hanno pubblicato da poco il nome del poliziotto morto suicida, ndr) verso la moglie Alice Bredice, sono tanti i messaggi d’amore che i due si scambiavano con continuità, tra foto e bei momenti di famiglia caricati sulle bacheche di Facebook. Non si capisce al momento cosa possa essere successo nella testa del poliziotto in queste ultime ore, dopo che la donna era tornata da Torino per le feste di Pasqua in famiglia: gli investigatori stanno cercando ora di capire dai parenti della donna che vivono in Piemonte se nel rapporto fra i due c’era qualcosa che non andava in questo ultimo periodo. Come segnala La Sicilia, due anni fa la donna aveva postato una foto con l’appello “no violenza sulle donne”, con l’appoggio e il like messo dal marito che aderì al suo appello. Cosa possa essere successo dolo due anni dopo ancora non è chiaro, ma intanto due bambine di 6 e 7 anni da ieri si ritrovano senza papà e mamma in un futuro ora tutto da ricostruire dopo il dramma (agg. di Niccolò Magnani)
OMICIDIO-SUICIDIO, LA FIGLIA DI 7 ANNI CHIAMA SOCCORSI
Dramma a Ragusa dove un poliziotto 42enne in servizio presso la questura della città siciliana ha ucciso la moglie a colpi di pistola per poi togliersi la vita. Secondo quanto reso noto dal quotidiano La Stampa, l’omicidio-suicidio si è consumato la scorsa notte all’interno della loro abitazione. L’agente avrebbe colpito la donna mentre dormiva, cogliendola nel sonno, usando la pistola di ordinanza. Nella stanza vicina a quella del massacro, dormivano le due figlie della coppia, rispettivamente di 6 e 7 anni. Inizialmente le due piccole, fortunatamente illese, non si sarebbero accorte di nulla. A dare l’allarme sarebbe stata proprio una delle due bambine che, dopo il risveglio, si sarebbe accorta della tragedia nella stanza vicina. La piccola, a quel punto, avrebbe allertato un familiare telefonicamente il quale, a sua volta, avrebbe poi dato l’allarme alle forze dell’ordine giunte sul posto insieme al sostituto procuratore di turno, la pm Giulia Bisello.
POLIZIOTTO SPARA ALLA MOGLIE E SI SUICIDA: CHOC A RAGUSA
Al momento è oscuro il motivo che avrebbe spinto il poliziotto a compiere il duplice gesto drammatico. Su questo sono in corso le indagini dei suoi colleghi. Nella serata di ieri, poche ore prima di compiere l’omicidio-suicidio, l’uomo aveva scritto su Facebook un messaggio rivolto proprio alla moglie: “Ti ho dedicato tutta la mia vita, ti amo”. Poi le ha esploso contro tre colpi di pistola, prima di togliersi la vita. I due erano sposati da otto anni dopo essersi conosciuti in Piemonte, dove il poliziotto all’epoca era in servizio nella Stradale. Dell’uomo al momento sono state fornite solo le iniziali, S. C. La moglie aveva 33 anni. L’arma di ordinanza del poliziotto era accanto ai due cadaveri. Come riferisce Fanpage.it, è già stata attivata la procedura prevista da Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per fornire ogni utile supporto psicologico ai familiari delle vittime, a partire dalle due figlie minori della coppia.