Bufera su Roberta Petrelluzzi dopo la puntata di “Un giorno in pretura” dedicata all’omicidio di Marco Vannini. Le critiche alla conduttrice sono piovute per una sua lettera a Martina Ciontoli, fidanzata del ragazzo morto. «Io ho bisogno di capire il perché uno fa certe cose», ha dichiarato Petrelluzzi a “Le parole della settimana” di Massimo Gramellini. Ha voluto replicare dunque al polverone sollevato per quella lettera e per il modo in cui il delitto è stato affrontato nel suo programma. «Credo che ormai non siamo più abituati al cercare il perché, ma siamo abituati a tifare. O fai parte della curva sud, o fai parte della curva nord», ha proseguito la conduttrice di “Un giorno in pretura”, spiegando che in questi casi non si cercano le ragioni. E poi è entrata nel merito della petizione affinché Martina Ciontoli venga radiata dall’Ordine degli infermieri. «Vi sembra possibile? Questa cosa mi indigna».
OMICIDIO VANNINI, ROBERTA PETRELLUZZI RISPONDE A CRITICHE
Mentre emergono novità sull’omicidio di Marco Vannini, Roberta Petrelluzzi risponde alle polemiche. «Io voglio capire il perché, non voglio credere che tu abbia voluto che il tuo fidanzato morisse, voglio credere che tu non abbia saputo agire in una situazione di panico». Il riferimento è a Martina Ciontoli, fidanzata di Marco Vannini, a cui aveva detto nella lettera di essere contro l’accanimento mediatico che si è creato. «Ti morirà il ragazzo che amavi e a sparare è stato tuo padre. Una situazione tale può mandare chiunque in uno stato di confusione totale». Roberta Petrelluzzi si è rivolta poi alla madre di Marco: «La mia lettera a Martina non sminuisce il dolore della madre, sono vicinissima a questa donna». La conduttrice ha spiegato che avere pietà per qualcuno come Martina Ciontoli non significa essere contro lei: «Mi spiace che la mamma ha vissuto questo mio intervento contro di lei. Mai, mai, mai potrei andare contro il dolore di una madre».