E’ un racconto abbastanza circostanziato quello di andrea Pulone, il 29enne di Monterotondo che ha sparato al ladro 16enne che si era introdotto nella sua abitazione insieme ad altri due malviventi e ha finito per beccarsi le sue pallottole. Sentito da Radio Cusano Campus, il giovane specifica:”Spari al ladro a Roma: parla proprietario di casa di Monterotondo:”Ho sentito dei rumori, sono andato a prendere la pistola in cassaforte poi sono andato verso la stanza dalla quale provenivano le voci. Quando ho provato a spingere la porta, davanti mi sono trovato tre persone. Uno cercava di non farmi entrare, poi ce ne erano altri due. Me li sono trovati davanti con una spranga di ferro”. Il suo racconto sarà importante per capire se davvero come sostiene il ministro Salvini siamo in presenza del primo caso di legittima difesa che rientra sotto l’ombrello della nuova legge. Lo stato di “grave turbamento” che secondo i rilievi del presidente Mattarella deve incidere sull’azione di chi spara era presente nell’inquilino di Monterotondo? (agg. di Dario D’Angelo)
IL RACCONTO DI ANDREA PULONE
Andrea Pulone, il giovane che ha sparato e ferito un ladro 16enne, intervistato dal programma ‘l’Italia s’è Desta’ su Radio Cusano Campus ha commentato: “Nel momento in cui una persona purtroppo intraprende un percorso di vita dedito al crimine è quella stessa persona a mettere in pericolo la sua vita”. Parole, le sue, molto simili a quelle del vicepremier Matteo Salvini, come gli viene subito fatto notare. “Magari lui lo dice in maniera più colorita però in fin dei conti il discorso è quello”, ha commentato il ragazzo. “Ora ho paura. Ho avuta ritirata la mia pistola. Mi dedico al tiro sportivo ed è un hobby ma ora mi sento poco tutelato. Percepisco una sensazione di insicurezza perché sono stato coinvolto in una storia del genere. Ho paura di possibili ritorsioni ed ora non sono neanche più armato”, ha poi aggiunto Pulone. A commentare l’accaduto anche Salvini che a un incontro elettorale a Cantù (Como) ha detto la sua: “Se andava a scuola o a lavorare invece di rapinare non ci sarebbe stato nessun problema. Vai a rapinare? Ti becchi i rischi del mestiere”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
29ENNE “ECCO PERCHÉ HO AGITO”
Potrebbe essere il primo caso di legittima difesa previsto dalla nuova legge approvata dal governo, quanto accaduto a Roma la sera dello scorso 26 aprile, quando Andrea Pulone, giovane 29enne, ha sparato a una banda di ladri che era entrata nella sua casa a Monte Rotondo, ferendo un giovane 16enne albanese. “Sono sceso, mi sono trovato davanti tre individui uno aveva una spranga di ferro e io ho sparato”, ha raccontato l’uomo, come spiega TgCom24, ancora molto scosso. Ma cosa lo ha spinto a premere il grilletto? “Il mio primo pensiero è stato per la mia ragazza che si trovava in casa con me”, ha spiegato. Poi il 29enne ha chiarito: “Non ho sparato contro di loro, mi hanno detto dopo che un ragazzo è rimasto ferito. Il vantaggio di avere una pistola con me è stato quello di ottenere un effetto dissuasivo. Non so quanti colpi ho sparato, so che avevo molta adrenalina e che in quel momento gli spari mi sembravano delle micce”. Sul caso ora la procura ha avviato un’inchiesta e i carabinieri hanno sequestrato l’arma al fine di ricostruire l’intera dinamica. Il 16enne sarà presto interrogato mentre si cercano gli altri complici. Al giornalista che gli domanda se rifarebbe ciò che ha fatto, Pulone ha replicato: “Se non fossero entrati nella mia proprietà non sarebbe successo niente”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SALVINI “PRIMO CASO DI LEGITTIMA DIFESA”
Sulla vicenda del 16enne ragazzo albanese che è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco dopo aver tentato di rapinare un’abitazione di Monterotondo, si è espresso anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, che ha parlato di primo caso di legittima difesa. «Sembra che ieri notte ci sia stato il primo episodio di legittima difesa, in provincia di Roma – le parole del ministro dell’interno a margine di un evento a Torino per la campagna elettorale della Lega in Piemonte – pare che il 16enne albanese scaricato davanti al policlinico Gemelli con ferite d’arma da fuoco – ha aggiunto – facesse parte di un gruppo di rapinatori. Mi è stato chiesto se mi dispiace. Ho risposto che se non avesse fatto il rapinatore starebbe bene a guardare Ballando con le Stelle». La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo anche se al momento non vi è alcuna ipotesi di reato nei confronti del 29enne padrone di casa che ha fatto fuoco, e lo stesso non risulta sul registro degli indagati. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti, nel frattempo il 16enne rimane al Policlinico Gemelli in grave condizioni anche se non è in pericolo di vita. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ROMA, SPARA E FERISCE 16ENNE LADRO ALBANESE
Sembra essere stato risolto, seppur in parte, il giallo del 16enne albanese lasciato sanguinante davanti al Policlinico di Roma, dopo essere stato ferito con un colpo d’arma da fuoco. A sparare, un 29enne che ha visto il giovane dell’est entrargli in casa per un furto. La vicenda è ricostruita nel dettaglio dai colleghi di RomaToday. E’ tutto successo nella giornata di venerdì 26 aprile, quando attorno alle ore 18:45, nel comune di Monterotondo (provincia di Roma), un gruppo di ladri ha fatto irruzione in un appartamento di via San Matteo. Il proprietario di casa, il 29enne di cui sopra, si è accorto della loro presenza e gli ha quindi intimato di fermarsi prima di sparargli e metterli in fuga. Alle 19 lo stesso uomo ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze, con il padrone di casa che ha ammesso di aver sparato, non rendendosi però conto di aver colpito qualcuno. Alle 19:30 il 16enne ferito viene scaricato davanti all’ospedale romano, colpito all’inguine. Il giovane viene ricoverato in pronto soccorso poi trasferito d’urgenza in terapia intensiva. Il ragazzo si trova ora piantonato in ospedale, e sarebbe fuori pericolo, mentre il 29enne che ha sparato potrebbe essere risentito nelle prossime ore e nel frattempo la sua arma è stata sequestrata. La procura di Tivoli sta indagando per ricostruire con esattezza l’accaduto nonché individuare gli altri membri della banda di ladri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ROMA, SPARI A 16ENNE ALBANESE DOPO FURTO IN CASA
Nuovi aggiornamenti sul caso di Roma, con un 16enne abbandonato davanti all’ospedale dopo essere stato ferito nel corso di una rapina. Secondo quanto riporta Il Messaggero, il giovane al momento è ricoverato in terapia intensiva pediatrica: la prognosi è riservata ma le condizioni sarebbero stabili. Indagini affidate ai carabinieri di Monterotondo, coordinati dalla procura di Tivoli, e secondo una prima ricostruzione sarebbe stato il proprietario di casa ad esplodere più colpi con una pistola regolarmente detenuta per uso sportivo. L’uomo ha raccontato di aver visto i malviventi in soggiorno e di aver sparato senza rendersi conto di eventuali feriti. L’arma al momento è posta sotto sequestro e non ci sono indagati: attese novità nel corso delle prossime ore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FATTO DA RICOSTRUIRE
Sono ancora molti gli interrogativi che hanno portato un 16enne albanese ad essere letteralmente “scaricato” davanti al policlinico Gemelli dopo essere stato ferito a colpi di arma da fuoco, probabilmente nelle circostanze di un tentato furto. Come riportato da “Il Corriere della Sera”, il giovane sarebbe stato ferito al basso addome, nella zona inguinale, e avrebbe perso molto sangue. I carabinieri e la polizia stanno ora passando al vaglio la versione fornita dal proprietario di un abitazione di Monterotondo e dal figlio: da quanto emerso, infatti, a fare fuoco sarebbe stato proprio quest’ultimo, un ragazzo di 29 anni. Il figlio del proprietario dell’appartamento violato dai ladri avrebbe esploso diversi colpi con una pistola di grosso calibro, regolarmente detenuta, contro i malviventi sorpresi a rubare nel soggiorno. Nel frattempo la polizia sta aspettando l’ok dei medici per poter sentire il sedicenne ferito e lasciato davanti all’ospedale. (agg. di Dario D’angelo)
E’ LEGITTIMA DIFESA?
Il 16enne abbandonato da una macchina davanti al policlinico Gemelli di Roma nella serata di venerdì potrebbe essere stato ferito da un colpo di pistola durante un tentativo di furto. Lo riferisce “Il Corriere della Sera”, sottolineando come gli investigatori stiano indagando su una tentata rapina in appartamento verificatasi un paio di ore prima dell’accaduto nel quartiere di Monterotondo. Il proprietario, un 50enne, avrebbe esploso diversi colpi di pistola dopo aver sorpreso a rubare i malviventi che avevano fatto irruzione in casa entrando da una porta-finestra. L’uomo sostiene di non essersi reso conto di aver colpito qualcuno ma la sua ricostruzione è ora al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di capire se il proprietario abbia reagito sotto la minaccia degli intrusi con qualche arma o se abbia deciso di aprire il fuoco dopo un primo avvertimento – rimasto inascoltato – ai malviventi di lasciare l’abitazione. L’episodio si è verificato proprio nel giorno dell’approvazione della legge sulla legittima difesa ma non è escluso che il proprietario dell’appartamento violato possa essere iscritto sul registro degli indagati (anche se non è ancora chiaro per quale reato), tanto più che il ferito risulta essere un minore. (agg. di Dario D’angelo)
ROMA, 16ENNE FERITO E LASCIATO DAVANTI OSPEDALE
Un 16enne è stato aggredito a Roma con alcuni colpi di pistola, e lasciato a terra sanguinante. Giallo nella capitale, dove la vittima è un ragazzo di origini albanesi, che si trova attualmente ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale romano Policlinico Gemelli. Come riferisce RomaToday, la vicenda ha inizio attorno alle ore 19:30 di ieri, venerdì 26 aprile, quando un’automobile giunge a tutta velocità presso il nosocomio capitolino, un uomo apre le portiere, scende e scaraventa a terra il giovane per poi sgommare e ripartire. Il ragazzo è visibilmente ferito, barcolla ed è sanguinante, e una volta soccorso dal personale medico viene ricoverato in gravissime condizioni, in codice rosso, per poi essere trasferito nel reparto di terapia intensiva. Subito dopo, l’ospedale ha avvisato le forze dell’ordine, che stanno ora indagando per cercare di ricostruire l’accaduto. Fondamentali saranno le telecamere di sorveglianza della stessa struttura ospedaliera, che hanno ripreso l’arrivo dell’automobile e l’uomo che ha scaraventato a terra il ragazzo. Difficile risalire ai responsabili attraverso la targa dell’auto, visto che il mezzo risulterà sicuramente rubato, mentre non è da escludere che si possa individuare qualcuno dai video che ritraggono l’uomo sceso.
ROMA, 16ENNE FERITO A COLPI DI PISTOLA LASCIATO IN OSPEDALE
Importante sarà anche la versione del giovane ferito, l’unico testimone, che al momento è sedato e piantonato dopo essere stato operato durante la notte scorsa. Le sue condizioni fisiche sono stabili, e se lo stesso dovesse migliorare la polizia potrebbe interrogarlo il prima possibile per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, e capire così chi è stato a ridurlo in quelle condizioni. Tutto tace dalle forze dell’ordine, che vogliono giustamente mantenere il massimo riserbo per evitare fughe di notizie e che le indagini vengano compromesse. Il minorenne, a quanto emerso, non sarebbe in pericolo di vita, e al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: sono attesi aggiornamenti nel corso della giornata.