“Italiano cattolico di merda”: questo avrebbe urlato il cittadino marocchino responsabile dell’aggressione ai danni di un senza fissa dimora rivelatosi poi un 44enne georgiano dopo una lite scoppiata sull’autobus della linea 64 a pochi passi dalla stazione Termini alla vigilia di Pasqua. Come riportato da “La Repubblica”, la vittima dell’aggressione, che insanguinato ha chiesto aiuto ai poliziotti presenti in piazza dei Cinquecento, ha detto di essere stato inseguito dal magrebino in ragione della catenina col crocifisso che portava al collo. In questo momento sono in corso delle indagini per verificare se le affermazioni del georgiano, rimasto ferito lievemente, sono o meno attendibili, dal momento che l’aggredito avrebbe raccontato ai medici del Pronto Soccorso che l’accoltellatore voleva soltanto rubargli la catenina, mentre agli inquirenti avrebbe detto che l’aggressione era legata anche a motivi di natura religiosa. Il pm in ogni caso ha contestato all’accoltellatore il reato di tentato omicidio con l’aggravante dell’odio religioso. (agg. di Dario D’angelo)
POLEMICA POLITICA
Da grave episodio di cronaca e di follia urbana avvenuto proprio nel cuore di Roma a motivo di scontro politico: l’aggressione con tanto di coltello da parte di uno sbandato di nazionalità marocchina ai danni di un altro clochard georgiano, quasi sgozzato, avvenuta alla vigilia di Pasqua a Termini ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza nelle grandi città e specialmente in relazione al fatto che il primo senzatetto avrebbe agito così dopo aver visto un crocifisso al collo del secondo (“italiano, cattolico di m…”). In relazione a uno dei più gravi attentati degli ultimi anni, avvenuto qualche giorno fa in Sri Lanka e connotato da motivazioni religiose, ecco che anche in Italia e in special modo a Roma un fatto del genere non passa inosservato. E se da una parte il Movimento 5 Stelle, rispondendo alle critiche recenti di Matteo Salvini all’amministrazione Raggi, parla di un Viminale che dovrebbe fare molto di più, a stretto giro di posta il titolare del dicastero ha fatto sapere che presto ci sarà proprio una stretta sulla sicurezza, aumentando i controlli nei luoghi di aggregazione di coloro che professano la fede islamica. (agg. di R. G. Flore)
M5S VS SALVINI
Da un lato il fatto di cronaca, duro e inquietante, dall’altro la prevedibile reazione politica davanti a quanto detto e soprattutto fatto dal marocchino ora arrestato per tentato omicidio. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo l’aggressione alla vigilia di Pasqua ha annunciato «Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti». A tono, gli risponde per le rime il Movimento 5 Stelle in una nota ufficiale «Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l’aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l’accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo». Intanto sul fronte indagini, risultano al momento due versioni diverse lasciate dalla vittima che ha subito il tentato accoltellamento alla gola: ai medici che lo hanno curato, il 44enne georgiano avrebbe raccontato che il marocchino voleva rubargli la catenina con il crocifisso mentre agli inquirenti ha spiegato poi che l’aggressore «avrebbe motivato il gesto con ingiurie religiose». Il caso, insomma, è tutt’altro che chiuso..
“ITALIANO DI MERDA”: IL TENTATO OMICIDIO A ROMA TERMINI
Un terribile fatto di cronaca sta emergendo in queste ore, anche se è da collocare come tempistica dei fatti alla vigilia di Pasqua: a Roma Termini un uomo di origini marocchine avrebbe tentato di sgozzare e accoltellare una persona con addosso un crocifisso, gridandogli “italiano cattolico di merda”. In realtà la vittima è un georgiano di 44 anni, ferito dopo esser probabilmente stato scambiato per un italiano a bordo di un bus in direzione Roma Termini. Secondo le fonti riportate da Adnkronos, il marocchino avrebbe inseguito l’ignara vittima cristiana fino a davanti la stazione centrale dove sarebbe poi avvenuta la folle aggressione: soccorso, il 44enne è stato trasportato in ospedale dove ha avuto 21 giorni di prognosi. Stando a quanto ricostruito dalla polizia, dopo che nelle ultime ore sembrava che l’alterco fosse nato tra due clochard (elemento per ora non confermato, ndr) la dinamica dei fatti sarebbe la seguente: «l’uomo ferito e il suo aggressore erano a bordo di un autobus della linea 64. Appena sceso, il georgiano si è diretto verso la stazione della metropolitana, quando è stato raggiunto e accoltellato all’improvviso dal marocchino, che lo ha colpito con un fendente alla gola».
TENTA DI SGOZZARE CRISTIANO ALLA VIGILIA DI PASQUA
È stato poi lo stesso georgiano con crocifisso al collo a rivolgersi, tutto insanguinato, ai poliziotti presenti in Piazza dei Cinquecento vicino alla stazione di Roma Termini: gli ha indicato lo straniero che aveva appena tentato di sgozzarlo e subito le forze dell’ordine si sono messi a rincorrere il marocchino 37enne in fuga, braccandolo poco dopo. Ora l’uomo è accusato di tentato omicidio, probabilmente anche con l’aggravante dell’odio religioso: secondo quanto riportato da Repubblica, sull’aggressore non risulta alcun precedente per fatti legati al terrorismo o simpatie jihadiste. Di certo l’epiteto utilizzato “cattolico di merda” non “aiuterà” il marocchino quando dovrà tentare di spiegare perché e per quale motivo assurdo abbia voluto tentare di sgozzare una normalissima persona di fede cristiana alla vigilia di Pasqua.