Che i rapporti tra don Riccardo Vaninetti, parroco della parrocchia di Sant’Andrea a Civo, in Valtellina, e i fedeli del paesino di 1.000 anime in provincia di Sondrio non fossero propriamente idilliaci, per usare un eufemismo, era risaputo da tempo. Ma che il prete arrivasse alla decisione di entrare in sciopero per protesta nei loro confronti no, questo non era neanche lontanamente prevedibile. E invece è proprio quello che è accaduto una decina di giorni fa, come riportato da La Repubblica, quando don Riccardo ha affisso un cartello sulla bacheca della chiesa: “Si informa la comunità parrocchiale che a decorrere da oggi, sino a nuove disposizioni, sono sospese tutte le funzioni religiose”. Il motivo? Semplice: il 9 dicembre scorso, mentre don Vaninetti teneva messa, in chiesa non c’era quasi nessuno. I parrocchiani erano fuori, sul sagrato, tutti presi ad allestire l’albero di Natale.
SONDRIO, PARROCO IN SCIOPERO PER PROTESTA CONTRO FEDELI
Stando alcune testimonianze don Riccardo Vaninetti dopo aver annunciato la sospensione di tutte le funzioni religiose si sarebbe spinto ben oltre, dichiarando di non voler più prestare servizio a Civo. A ridimensionare il caso, al fine di non alimentare polemiche pericolose soprattutto in questi giorni di festa, è stata la diocesi di Como, dalla quale dipende la Valtellina: “La comunicazione affissa sul portone è stata rimossa dopo poche ore. La celebrazione delle messe è stata sempre garantita. Le iniziative rivolte ai fedeli, adulti e bambini, in preparazione del Natale, si sono svolte regolarmente con la vicina comunità di Mello. La diocesi si pone in un atteggiamento di ascolto saggio e attento nei confronti del parroco, dei fedeli e della comunità di Civo, in un percorso di dialogo e di rispetto per affrontare insieme fatiche e difficoltà“.