Sono 3 in cinque giorni i capodogli trovati morti nello spazio di 100 km di costa siciliana. Un vero e proprio mistero, iniziato dopo lo spiaggiamento venerdì mattina nella zona di Lascari, Cefalù, di quello che era stato ribattezzato “capodoglio rosa”, per la caratteristica colorazione determinata dall’avanzare dello stato di decomposizione che aveva portato il cetaceo a perdere pelle. Quella morte, come pronosticato da Greenpeace, era stata spiegata con l’alto quantitativo di plastica rinvenuto nello stomaco dell’esemplare, una femmina di 6-7 anni non più lunga di 6 metri. Ma se un caso poteva costituire un campanello d’allarme come tanti altri, 3 capodogli morti in un arco di tempo così breve invece preoccupano eccome. Gli altri due esemplari sono stati trovati spiaggiati nella zona di Sant’Erasmo a Palermo e, questa mattina a Capo Calavá, non distante da Milazzo. Che sta succedendo?
SICILIA, 3 CAPODOGLI MORTI SPIAGGIATI IN 5 GIORNI
Rispondere a questo interrogativo non è semplice nemmeno per gli esperti. Carmelo Isgrò del comitato tecnico scientifico del museo della fauna dell’Università degli studi di Messina parla apertamente di un “mistero da scoprire, anche si sicuramente sappiamo che la plastica è stata determinante nella morte del primo esemplare ritrovato”. Isgrò, come riportato da “La Repubblica”, rispetto al secondo esemplare morto ha dichiarato:”La necroscopia si terrà giovedì ma anche in questo caso non si notano segni evidenti che possano far pensare a scontri con eliche o barche. Potremmo facilmente ritrovare plastica nel suo stomaco, ma non sappiamo e non possiamo sbilanciarci ancora nel dire se sia questo il motivo del decesso”. I biologi marini, però, sono letteralmente sconcertati dal terzo spiaggiamento; Isgrò spiega che si tratta di “un esemplare giovane dato che ancora non sono spuntati i denti. Credo di poter dire che la questione cominci a diventare molto grave”. L’esperto ammette:”E’ difficile ricordarsi di capodogli ritrovati spiaggiati in un lasso di tempo così ristretto. Dobbiamo scoprire come sono morti e cosa sta succedendo”. Precisando “di non poter escludere nulla, ma non posso nemmeno sbilanciarmi sulle cause”, Isgrò chiosa:”Il fatto che siano stati ritrovati su spiagge relativamente vicine e che fossero tutti molto giovani mi fa pensare che stessero spostandosi tutti insieme, ma non ne ho certezza. Ripeto, è tutto molto strano”.