Molta paura nella zona intorno a Reggio Calabria, oggi, per il terremoto, una scossa di magnitudo 4.4 gradi della scala Richter registrata intorno alle ore 8 di mattina. La zona interessata dall’evento sismico ricopre l’Aspromonte e dintorni: fortunatamente non si è verificato alcun danno a edifici o persone. Il motivo principale è dato dalla profondità del sisma, ben 75 chilometri. Il professor Piersanti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia contattato da Ilsussidiario.net spiega le caratteristiche del terremoto di oggi: “Le scosse possono arrivare a profondità anche più elevate di quella di oggi. Diciamo che una scossa di magnitudo 4.4 come quella di oggi già non è previsto che faccia danni in superficie. La profondità è stata poi tale  da escludere i danni. Scosse di questa profondità anche se sembra un paradosso, ma non lo è,  almeno fino a un certa profondità fanno meno danni ma sono più avvertite della popolazione perché l’effetto sismico viene avvertito in una zona più vasta di quanto sarebbe in caso di una scossa meno profonda”. Una profondità, quella di 75 chilometri della scossa di oggi, che, afferma Piersanti, in Italia non si vede spesso: “è piuttosto caratteristica delle scosse sotto al mare, ad esempi nel Tirreno, dove si raggiungono magnitudo e profondità anche più alte”. Nessun collegamento con quanto avviene da mesi nel Pollino: “Sono zone sismogenetiche del tutto diverse e non collegate, teniamo però conto che stiamo parlando di una regione, la Calabria, tra quelle a più alta sismicità di Italia, un paese che già è ad alta sismicità dunque i terremoti avvengono spesso”. Una scossa d magnitudo 4.4 però non si registra spesso: “E’ vero ma quasi in tutte le zone di Italia non avvengono tutti i mesi o tutti gli anni scosse di questa magnitudo. Non è il livello tipico italiano ma la zona purtroppo è nota: è una zona quella di oggi poco più a nord del terremoto del 1906 che distrusse Messina e Reggio Calabria, e molto vicina ai due terremoti devastanti del 1783 e del 1894, dunque una zona ben conosciuta dal punto di vista sismico”. Questa zona si trova su qualche placca o faglia particolare, chiediamo a Piersanti: “L’Italia è tutta ad alta sismicità ed è piena di centinaia e più faglie che si chiamano in realtà zone sismogenetiche. La ragione di base, il motore che sta alla base di tutta questa sismicità dall’Abruzzo all’Emilia alla Calabria è nel moto delle macro placche terrestri”. 



L’Italia, continua Piersanti, “si trova al confine fra due grandissime placche su cui è divisa la crosta terrestre, la placca euroasiatica e quella africana. Come spesso succede nella zona di confine fra due macro placche la situazione geodinamica è molto complicata e si rivelano delle micro placche come quella adriatica o la zona del Tirreno. L’Italia dal punto di vista sismico è molto calda come tutte le zone al confine fra placche che si muovono una contro l’altra e ciò accumula l’energia che si sprigiona nei terremoti”.

Leggi anche

Terremoto oggi Campobasso M 1.7/ Ingv ultime notizie, scossa leggera anche a CourmayeurTerremoto oggi Bologna M 2.7/ Ingv ultime notizie, sisma leggero in Basilicata