Nuovi terremoti si sono verificati anche oggi, giovedì 20 dicembre, in molte aree del territorio italiano: la prima scossa si è verificata in Sicilia alle ore 5.44, in provincia di Catania, con una magnitudo pari a 2.5 gradi sulla scala Richter. Come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il distretto sismico in cui è avvenuta la scossa è quello dell’Etna, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 37.651°N, 15.065°E e a una profondità di 11.9 chilometri. I comuni più vicini al punto in cui si è generato il terremoto sono quelli di Aci Bonaccorsi (Ct), Aci Catena (Ct), Aci Sant’antonio (Ct), Gravina Di Catania (Ct), Mascalucia (Ct), Milo (Ct), Nicolosi (Ct), Pedara (Ct), San Giovanni La Punta (Ct), San Gregorio Di Catania (Ct), San Pietro Clarenza (Ct), Sant’agata Li Battiati (Ct), Santa Venerina (Ct), Trecastagni (Ct), Tremestieri Etneo (Ct), Valverde (Ct), Viagrande (Ct) e Zafferana Etnea (Ct), mentre quelli che si trovano tra i 10 e i 20 km sono Aci Castello (Ct), Acireale (Ct), Belpasso (Ct), Biancavilla (Ct), Camporotondo Etneo (Ct), Fiumefreddo Di Sicilia (Ct), Giarre (Ct), Mascali (Ct), Misterbianco (Ct), Motta Sant’anastasia (Ct), Paterno’ (Ct), Piedimonte Etneo (Ct), Riposto (Ct), Sant’alfio (Ct), Santa Maria Di Licodia (Ct) e Ragalna (Ct). Anche la scossa successiva, avvenuta alle ore 6.01, si è verificata in provincia di Catania, in Sicilia, con una magnitudo pari a 2: anche in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello dell’Etna, a dimostrazione dell’alta attività sismica che caratterizza l’area. L’epicentro è stato invece localizzato alle coordinate 37.633°N, 15.06°E e a una profondità di 10 chilometri. Il terremoto successivo, delle ore 9.26, si è verificato invece nel distretto sismico del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, già gravemente colpito dal sisma di magnitudo 5 di fine ottobre: l’evento ha avuto una magnitudo pari a 2 gradi sulla scala Richter e si è generato esattamente alle coordinate 39.886°N, 16.063°E e a una profondità di 8.4 chilometri. In questo caso i comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Morano Calabro(Cs) e Mormanno (Cs), mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Episcopia (Pz), San Severino Lucano (Pz), Acquaformosa (Cs), Altomonte (Cs), Castrovillari (Cs), Firmo (Cs), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs), Lungro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs), San Basile (Cs), San Donato Di Ninea (Cs), Saracena (Cs) e Verbicaro (Cs).
L’ultimo terremoto della giornata, tra quelli registrati fino a questo momento, si è verificato alle 11.22, ancora una volta in Sicilia, anche se stavolta in provincia di Siracusa e nel distretto sismico dei Monti Iblei: il sisma, di magnitudo 2, è stato localizzato esattamente alle coordinate 37.158°N, 15.155°E e a una profondità di 10 chilometri, andando a coinvolgere in particolare i comuni di Augusta (Sr), Floridia (Sr), Melilli (Sr), Solarino (Sr) e Priolo Gargallo (Sr), ma anche quelli di Canicattini Bagni (Sr), Carlentini (Sr), Siracusa (Sr) e Sortino (Sr).