L’epicentro e la magnitudo del terremoto – La terra torna a tremare in Sicilia. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 gradi della scala Richter è stata avvertita verso le prime ore di questa mattina, 16 aprile 2012, più precisamente alle ore 04 e 33. Il sisma è avvenuto in mare, non distante dalla costa di Agrigento, ma è stato comunque avvertito dai cittadini non lontani dall’epicentro, non provocando fortunatamente alcun tipo di danni a edifici o persone. L’evento sismico è stato registrato nel distretto sismico del Mar di Sicilia. Le coordinate dell’epicentro dell’evento sismico sono state individuate secondo questa modalità: 36.841°N, 12.619°E. La profondità invece della scossa è stata individuata a 22 chilometri. E’ invece del 13 aprile scorso la forte scossa di terremoto registrata in 4.3 gradi della scala Richter, avvertita intorno alle 8 di mattina a Palermo. Anche in quel caso l’epicentro della scossa era stato registrato nel mare a una certa distanza dalla costa siciliana, ma nonostante ciò la scossa era stata avvertita in modo distinto nel capoluogo siciliano, tanto da costringere la gente a riversarsi nelle strade. Per sicurezza molte scuole di Palermo erano state evacuate, ma fortunatamente i danni erano molto lievi. La scossa è stata avvertita alle ore 8 e 21 del 13 aprile, proprio nell’ora di punta e di ingresso degli studenti negli edifici scolasticii, immediatamente lasciati dopo la paura per l’evento sismico. La Rete sismica nazionale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva individuato l’epicentro del sisma nel distretto sismico del Tirreno meridionale, alle coordinate 38.454°N, 13.185°E e a una profondità di 15.3 chilometri. La scossa ha avuto il suo punto di sprigionamento sismico a undici chilometri circa dalle coste della Sicilia, a nord della città di Palermo. La popolazione del capoluogo ha avvertito il movimento sismico in modo netto, facendo fuggire in strada molte persone. Il sisma di questa mattina, come gli altri, è stato localizzato con i dati di 12 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV (quadrati).
La localizzazione epicentrale è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana. I dati dell’INGV permettono anche di vedere quali sono stati i comuni interessati da questa scossa di terremoto. Come riporta l’Ingv, «I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo». In ogni caso, «sebbene tutti i parametri forniti siano stati rivisti da analisti sismologi – comunica ancora l’istituto -, nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate è assunto dall’utente». Il terremoto è stato localizzato con i dati di 9 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV.