Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter si è verificata poco dopo le 9 della mattina di oggi, martedì 29 maggio 2012, in tutto il nord Italia. La scossa è stata avvertita in tutto il nord Italia da Milano a Venezia con gente che si è riversata per strada specialmente a Bologna, mentre si sta pensando di evacuare le scuole di Milano. L’epicentro della scossa è stato individuato alle coordinate 44.851°N, 11.086°E e a una profondità di  10.2 chilometri. Purtroppo dalle prime notizie sembra ci siano stati die morti, degli operai rimasti sotto delle macerie nel comune di San Felice. Non si contano davvero le persone che per un tempo variabile dai 10 ai 30 secondi si sono trovate di nuovo nell’incubo del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Dalle prime notizie la scossa è stata percepita distintamente in tutto il Nord Italia e fino alla linea appenninica del centro. I più reattivi nel segnalare la scossa di terremoto a movimento ondulatorio sono stati ancora una volta gli internauti, tra panico e visibile preoccupazione, anche se non si hanno al momento notizie di vittime o danni, almeno dal monitoraggio di Twitter e Facebook. I siti internet dei grandi quotidiani sono stati presi d’assalto e in questo momento non sono raggiungibili a causa dei sovraccarichi delle persone che si sono collegate per cercare in quale provincie e città fosse localizzato l’epicentro del terremoto e notizie su eventuali danni o vittime. Anche il sito dell’INGV, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stato preso d’assalto e non è possibile al momento trovare alcuna informazione del terremoto. La prima ondata di panico comunque ha sconvolto a partire dalle 9:01 tutto il nord con segnalazioni di un terremoto di considerevole intensità avvertito nelle città di Bolzano, Bergamo, Monza, Viareggio, Vicenza, Padova, Parma, Pisa Firenze e Pistoia, solo per citarne alcune e soprattuto a Milano. Il capoluogo lombardo era in piena attività, uffici e scuole piene, ma la scossa, paragonabile a quella che ha devastato Finale Emilia non ha prodotto danni evidenti se non tanta apprensione. La protezione civile, contattata dalla nostra redazione  pochi minuti dopo la scossa di terremoto ha confermato un intasamento delle linee e di aver ricevuto tantissime telefonate di persone impaurite, ma ancor sarebbe decisamente presto, mentre si attende una localizzazione precisa dell’epicentro del terremoto, di fare una stima di eventuali danni. Intanto a Milano la situazione è in fase di normalizzazione, non si segnalano danni a scuole ed edifici pubblici (al momento) e a parte un po’ di paura che ha portato all’evacuazione di alcuni palazzi pubblici, la vita può riprendere a tornare tranquilla. Secondo quanto si apprende però l’epicentro del terremoto ancora una volta non sarebbe lontano dalle zone già colpite, e li si teme per gli edifici lesionati e i capannoni industriali che hanno dimostrato una troppo forte fragilità. 



Comuni entro i 10 chilometri dall’epicentro

CAMPOSANTO (MO)
CAVEZZO (MO)
MEDOLLA (MO)
MIRANDOLA (MO)
SAN FELICE SUL PANARO (MO)
SAN POSSIDONIO (MO)
SAN PROSPERO (MO)

Comuni tra 10 e 20 chilometri 

MAGNACAVALLO (MN)
MOGLIA (MN)
PIEVE DI CORIANO (MN)
POGGIO RUSCO (MN)
QUINGENTOLE (MN)
QUISTELLO (MN)
SAN GIACOMO DELLE SEGNATE (MN)
SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MN)
SCHIVENOGLIA (MN)
VILLA POMA (MN)
BASTIGLIA (MO)
BOMPORTO (MO)
CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO)
NONANTOLA (MO)
NOVI DI MODENA (MO)
RAVARINO (MO)
SOLIERA (MO)
CREVALCORE (BO)
SANT’AGATA BOLOGNESE (BO)



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