Le due scosse di ieri 29 maggio hanno causato in tutto diciassette vittime. Ai sedici morti di ieri si è infatti aggiunto un’altra persona che risultava dispersa nel crollo della azienda Haemotronic di Medolla, dove già si contavano tre morti. L’operaio disperso e ritrovato cadavere è Biagio Santucci. Naturalmente se il conteggio delle vittime si fa sommando anche i morti causati dalla scossa dello scorso 20 maggio, si arriva a quota 24, un numero davvero alto che la dice lunga dell’estrema violenza sismica che ha colpito il modenese. Tra queste terribili notizie anche una positiva: una donna considerata dispersa nel crollo della sua abitazione a Cavezzo è stata ritrovata viva tra le macerie dopo ben dodici ore dal crollo. In questo quadro, che vede la maggior parte delle vittime essere operai che si trovavano sul luogo del lavoro al momento della scossa che ha fatto crollare i capannoni industriali, arriva la notizia che il procuratore capo di Modena Vito Zincani ha dato il via a una inchiesta proprio su questi crolli. Duro il commento usato dal procuratore: “La politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida”. Parole destinate ad aprire una lunga polemica, in cui si è già introdotto il presidente di Confindustria Squinzi che ha detto la polemica sul crollo dei capannoni industriali è una polemica artificiosa. Difficile rimane poi la situazione per gli oltre 14mila sfollati della regione, numero raddoppiato dopo gli iniziali settemila per la scossa del 20 maggio. Il persistere di una forte attività sismica costringerà queste persone a rimanere nelle tendopoli si pensa anche per qualche mese. Infuria intanto la polemica sulla Rete di quanti chiedono al governo di annullare la parata militare del 2 giugno festa della Repubblica per destinare i soldi usati dandoli ai terremotati. Ma il presidente Napolitano ha già fatto sapere che la parata si terrà, anche se in forma ridotta.