Una scossa di magnitudo 3 gradi della scala Richter è stata registrata questa mattina alle ore 5 e 16 nel mar Ionio, poco distante dalle coste calabre e campane, esattamente tra le province di Salerno e Potenza. Benché in mare, la scossa si è avvertita parzialmente anche sul territorio. Curiosamente, ieri si erano diffuse notizie di tipo allarmistico che annunciavano una forte scossa anche superiore ai 7 gradi , proprio in Calabria. In realtà la Calabria, in particolare la zona del Pollino, è colpita da diverse settimane da uno sciame sismico fortunatamente di non elevata potenza, ma che tiene preoccupata la popolazione del luogo e i sismologi. La scossa di questa mattina è stata registrata alle coordinate 39.894°N, 15.568°E e a una profondità di 8,7 chilometri. Il distretto sismico interessato è quello della Costa calabra occidentale. I comuni a circa dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di Ispani, Sapri e San Giovanni a Piro in provincia di Salerno, e quello di Maratea in provincia di Potenza. Questa scossa, a dispetto del lunghissimo sciame sismico che sta interessando l’Emilia dopo le violente scosse del 29 maggio, è stata la scossa più elevata registrata in queste ultime ore. Fortunatamente infatti in provincia di Modena e di Mantova, dove si trova l’epicentro del sisma che ha devastato quelle zone, questa notte si sono registrate scosse tutte inferiori ai 3 gradi, anche se un evento sismico proprio di 3 gradi della scala Richter è stata registrato intorno alle ore 8 di stamane in provincia di Modena. Secondo gli esperti queste scosse di assestamento potrebbero andare avanti anche per mesi. La situazione nelle province di Modena, Ferrara e Mantova rimane dramamtica per i molti sfollati, circa 14mila, e le aziende i cui capannoni sono crollati sotto la scossa sismica. Il tessuto economico al momento è in ginocchio e si aspettano gli aiuti del governo. Tra questi, l’esecutivo avrebbe individuato nell’aumento di due centesimi delel accise della benzina il modo per reperire circa 500 milioni di euro da destinare alle zone colpite.
Questo evento sismico è stato localizzato con i dati delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV. La localizzazione epicentrale riportata nella figura è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana.