Una scossa di magnitudo 2.9 gradi della scala Richter è stata registrata oggi alle ore 13.35 in Emilia-Romagna, al confine tra le province di Modena e Parma. Il distretto interessato è quello di Pianura padana lombarda, in quanto vicino anche al confine con la provincia di Mantova. Le coordinate dell’evento sismico sono 44.913°N, 10.878°E, con una profondità di 6 chilometri. E’ una delle decine di scosse che si sono registrate nelle ultime ore nell’usuale zona martoriata nelle scorse settimane dalle violente scosse che hanno distrutto molti centri abitati in provincia di Modena costringendo circa 15mila persone a lasciare le loro abitazioni. Ingenti poi i danni all’economia locale, con dozzine di capannoni industriali rasi al suolo e attività lavorative ferme. La scossa di oggi però non ha portato a nuovi crolli. I comuni più vicini all’epicentro, in un raggio di dieci chilometri, sono quelli di GONZAGA (MN), MOGLIA (MN), PEGOGNAGA (MN), FABBRICO (RE), REGGIOLO (RE), ROLO (RE), NOVI DI MODENA (MO). Quelli in un raggio di venti chilometri sono invece BAGNOLO SAN VITO (MN), BORGOFORTE (MN), MOTTEGGIANA (MN), QUISTELLO (MN), SAN, BENEDETTO PO (MN), SAN GIACOMO DELLE SEGNATE (MN), SUZZARA (MN), CAMPAGNOLA EMILIA (RE), CORREGGIO (RE), LUZZARA (RE), NOVELLARA (RE), RIO SALICETO (RE), CARPI (MO), CAVEZZO (MO), CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO) ,MIRANDOLA (MO), SAN ,POSSIDONIO (MO) ,SAN PROSPERO (MO), SOLIERA (MO). Fortunatamente il numero delle scosse e anche la magnitudo si è un po’ ridotta rispetto ai gironi scorsi: si tratta di scosse inferiori ai 3 gradi della scala Richter e a una sequenza decisamente inferiore al centinaio di scosse al gironi che si verificavano fino a qualche giorno fa. La popolazione comunque è ancora spaventata da questi eventi e anche chi potrebbe averne la possibilità perché la sua abitazione non è a rischio crolli, preferisce rimanere a dormire nei ami tenda organizzati dalla protezione civile. Secondo gli esperti tali scosse di assestamento potrebbero durare ancora per mesi.
Secondo le ultime notizie, l’Unione europea avrebbe messo a disposizione fondi speciali per le zone terremotate. Lo ha fatto sapere il commissario europeo alla politica regionale, Johannes Hahn che ha visitato le zone più colpite.