Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 2.1 sulla scala Richter, è stata registrata oggi in Emilia Romagna, più precisamente in provincia di Modena. Come riporta l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’evento si è verificato questa notte, esattamente alle ore 4.58 alle coordinate 44.829°N, 11.268°E, all’interno del distretto sismico della Pianura padana emiliana. Il comune che si trova in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro è solamente quello di Finale Emilia, mentre a una distanza di venti chilometri ci sono i comuni di Felonica (Mn), Magnacavallo (Mn), Sermide (Mn), Calto (Ro), Castelmassa (Ro), Camposanto (Mo), Medolla (Mo), Ravarino (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), Castello D’argile (Bo), Crevalcore (Bo), Galliera (Bo), Pieve Di Cento (Bo), Sala Bolognese (Bo), San Pietro In Casale (Bo), Bondeno (Fe), Cento (Fe), Mirabello (Fe), Sant’agostino (Fe). L’ipocentro dell’evento è stato localizzato a una profondità di 9.7 chilometri. L’ultima scossa verificatasi in Emilia Romagna risale a pochi giorni fa, più precisamente al 21 agosto scorso. In quel caso il terremoto, sempre di magnitudo 2.1 sulla scala Richter, è stato registrato in provincia di Forlì. Come ha poi riportato l’Ingv, l’evento si è verificato esattamente alle ore 15.58 alle coordinate 44.039°N, 11.825°E, vale a dire all’interno del distretto sismico dell’Appennino forlivese. I comuni che in quell’occasione si trovavano in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro erano quelli di Galeata, (Fc), Portico, E, San, Benedetto, (Fc), Premilcuore, (Fc), Rocca, San, Casciano, (Fc), Tredozio, (Fc) mentre a una distanza di venti chilometri c’erano i comuni di Brisighella, (Ra), Castrocaro, Terme, E, Terra, Del, Sole, (Fc), Civitella, Di, Romagna, (Fc), Dovadola, (Fc), Modigliana, (Fc), Predappio, (Fc), Santa, Sofia, (Fc). Giuseppe Bortolussi, presidente della Cgia di Mestre, ha commentato in una recente intervista per ilsussidiario.net la nota con cui l’Agenzia delle entrate ha comunicato lo stop alle agevolazioni fiscali per i territori dell’Emilia colpiti dal sisma del 20 maggio scorso: «Le aziende dell’Emilia sono veramente in ginocchio. Avrebbero bisogno non solo del rinvio nei pagamenti delle tasse, bensì di maggiori possibilità di accesso al credito e di aiuti diretti da parte dello Stato. Una proroga degli adempimenti fiscali è il minimo che si può fare». «Forse qualcuno di questi signori dovrebbe andare lì a vedere quali sono i problemi», ha detto Bortolussi, che poi ha commentato la richiesta del presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani di rinviare i pagamenti delle tasse per chi ha subito i danni del sisma. 



«Posso capire che lo Stato chieda ciò che gli è dovuto, ma in casi eccezionali come questo credo che sia normale sospendere i versamenti. Sospenderli fino a fine a settembre è poca cosa. Questo rinvio è dovuto. Non è che cittadini e imprenditori lo chiedano per pigrizia, ma è una necessità perché non hanno né il tempo fisico, né le risorse per versare i tributi».

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