Scossa di terremoto nel Pollino in Calabria oggi 7 settembre – Una nuova scossa di terremoto pari a una magnitudo di 3.4 gradi della scala Richter è stata registrata oggi alle ore 14 e 40 in provincia di Cosenza in Calabria. La zona interessata è quella del Pollino, dove da mesi si verifica uno sciame sismico con scosse quasi giornaliere, quasi sempre di magnitudo contenuta, con qualche picco come quello di oggi. Il Pollino è una vasta zona sita al confine tra la Calabria e la Basilicata e infatti queste scosse interessano tutte e due le regioni, a volta anche la vicina Campania. L’epicentro della scossa di oggi pomeriggio è stato individuato alle coordinate 39.877°N, 16.028°E e a una profondità di 8,9 chilometri. Non si sono registrati danni o crolli a edifici né problemi alle persone, come fanno sapere le autorità competenti. Il sisma è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico Pollino. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione: l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia comunica come sempre che eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo. I comuni in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di ROTONDA (PZ), LAINO BORGO (CS), LAINO CASTELLO (CS), MORMANNO (CS). Quelli invece in un raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri sono quelli di CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ), CASTELLUCCIO SUPERIORE (PZ), SAN SEVERINO LUCANO (PZ), VIGGIANELLO (PZ), ACQUAFORMOSA (CS), CASTROVILLARI (CS), LUNGRO (CS), MORANO CALABRO (CS), ORSOMARSO (CS), PAPASIDERO (CS), SAN BASILE (CS), SAN DONATO DI, NINEA (CS), SANTA DOMENICA TALAO (CS), SARACENA (CS), VERBICARO (CS). La zona come dicevamo è interessata da questi eventi sismici ormai da mesi: la popolazione del luogo vive con a consapevolezza di essere in una zona sismica e gli esperti di fenomeni sismici hanno anche messo in diverse località del Pollino strumenti scientifici adatti a monitorare continuamente la situazione. Ma, come si sa, prevedere un terremoto e la sua magnitudo è operazione scientificamente impossibile.
Il sisma è stato individuato con i dati delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (quadrati). La localizzazione epicentrale rè quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicita’ italiana.