Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo pari a 7.2 gradi sulla Scala Richter avvenuto questa mattina nelle Filippine, con epicentro sull’isola di Bohol, nella regione del Visayas Centrale. Almeno 85 persone hanno perso la vita nel crollo di due edifici, ma il numero continua ad aumentare con il passare del tempo. Il sisma si è scatenato alle 8.12 ora locale (le 2.12 in Italia) ed è stato seguito da oltre cento scosse di assestamento, tra cui una di magnitudo 5.4. Renato Solidum, il capo dell’istituto nazionale filippino di Vulcanologia, ha fatto sapere che il terremoto di questa mattina ha sprigionato una energia pari a “32 bombe atomiche di Hiroshima”. Il sisma ha fatto crollare il campanile della più antica chiesa delle Filippine, la basilica del Santo Bambino situata a Cebu, una piccola isola nell’arcipelago delle Visayas, mentre un’altra chiesa nella cittadina di Loboc è andata quasi distrutta. In preda al panico e spaventati da un possibile tsunami, gli abitanti hanno cercato rifugio anche sulle alture.
Un terremoto di magnitudo pari a 3.4 gradi sulla Scala Richter è stato registrato questa notte in provincia di Cuneo, in Piemonte. Come riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma si è verificato alle ore 4.47 del mattino a una profondità di 16 chilometri nel distretto sismico delle Alpi Cozie: l’epicentro è stato invece localizzato alle coordinate 44.408°N, 7.256°E, nei pressi dei comuni (presenti in un raggio massimo di dieci chilometri) di Cartignano (Cn), Castelmagno (Cn), Monterosso Grana (Cn), Pradleves (Cn) e San Damiano Macra (Cn). Tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro sono presenti invece i comuni di Aisone (Cn), Bernezzo (Cn), Brossasco (Cn), Canosio (Cn), Caraglio (Cn), Celle Di Macra (Cn), Demonte (Cn), Dronero (Cn), Frassino (Cn), Gaiola (Cn), Marmora (Cn), Melle (Cn), Moiola (Cn), Montemale Di Cuneo (Cn), Rittana (Cn), Roccabruna (Cn), Roccasparvera (Cn), Sambuco (Cn), Sampeyre (Cn), Stroppo (Cn), Valdieri (Cn), Valgrana (Cn), Valloriate (Cn), Valmala (Cn), Villar San Costanzo (Cn) e Vinadio (Cn). Prima del sisma avvenuto a Cuneo, circa sette minuti dopo la mezzanotte, la terra ha tremato anche in provincia di Perugia (Umbria) dove è stato registrato un terremoto di magnitudo pari a 2.1 gradi di intensità sulla scala Richter. L’evento si è generato nel distretto sismico del Bacino di Gubbio, alle coordinate 43.328°N, 12.585°E e a una profondità di 9 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni (distanti al massimo 20 km dall’epicentro) di Gubbio (Pg), Cantiano (Pu), Costacciaro (Pg), Fossato Di Vico (Pg), Pietralunga (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg), Sigillo (Pg) e Valfabbrica (Pg).