Continua a tremare la terra in Umbria: la provincia di Perugia protagonista con diverse scosse, di lieve entità (la più intensa di magnitudo 1.5), che anche in questo primo pomeriggio hanno colpito Gubbio, Pietralunga, Scheggia-Pascelupo, Montone, Umbertine e Montone. Alle 15.23 un moto di magnitudo 2.4 si è propagato nel mare antistante alle costa calabra occientale alle seguenti coordinate geografiche: 38.918°N, 15.597°E. L’epicentro, come detto, si è trovato in mare (alla profondità di 202.6 km). Nessun comune ha percepito il moto



Alle 13.08 l’Ingv ha rilevato una scossa di magnitudo 2.2 nel Mar Ionio, con epicentro a 6 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 37.433°N, 15.937°E. L’epicentro si è trovato in mare aperto: nessun comune ha percepito il sisma. Poco dopo, alle 13.46 un moto dell’intensità di 2.1 mg con epicentro a 10.9 km di profondità e alle coordinate di 42.522°N, 13.256°E, ha scosso la terra in Abruzzo e in Lazio, nel distretto sismico dei Monti della Laga. Entro i 10 km troviamo cinque comuni in provincia de L’Aquila: Barete, Cagnano Amiterno, Capitignano, Montereale e Pizzoli. Nel raggio compreso tra 10 e 20 km abbiamo Accumoli, Amatrice, Borbona, Cittareale e Posta nel rietino e Campotosto e Scoppito, comuni nell’entroterra de L’Aquila



L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un forte sciame sismico in Umbria (regione molto colpita negli ultimi tempi), nel distretto sismico del bacino di Gubbio. La prima scossa, alle ore 05.00 di questa mattina, si è scatenata alla profondità di 8.3 chilometri e con un’intensità di 2.4 mg; queste le sue coordinate 43.395°N, 12.517°E. Il sisma ha interessato la provincia di Perugia (Gubbia e Pietralunga entro i 10 km e Costacciaro, Montone e Scheggia-Pascelupo nel raggio compreso tra 10 e 20 km) e quella marchigiana di Pesaro-Urbino: Apecchio, Cantiano e Piobbico. In seguito, a partire dalle 06.58 fino alle 08.31, altre tre moti – di magnitudo 2.5, 2.1 e 2.4 – hanno fatto tremare la terra nella medesima area che, come  detto, è una zona colpitissima dai fenomeni sismici. Tornando indietro con le lancette fino alle 06.05, ma rimanendo sempre in Umbria – questa volta in Alta Val Tiberina – ecco che l’Ingv ha rilevato un moto tellurico di 2.1 mg alle seguenti coordinate geografiche: 43.19°N, 12.338°E. I comuni (entro 10 chilometri) dall’epicentro – che si è trovato alla profondità di 5.3 km – che hanno avvertito il sisma sono Perugia e Corciano (Pg). E sempre nella provincia perugina (entro i 20 km) troviamo Magione, Montone, Torgiano, Umbertide. Scendiamo dunque verso Sud e per la precisione in Sicilia: è la costa siciliana settentrionale ad essere protagonista.  Alle ore 06.30 una scossa dell’intensità di 2.2 mg, alle coordinate di 37.987°N, 14.652°E e con epicentro a 8.6 km di profondità, ha scosso la provincia di Messina. Questi tutti i comuni coinvolti: Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, San Fratello, San Marco D’Alunzio, Sant0Agata di Militello, Acquedolci (entro i 10 km) e Capo d’Orlando, Capri Leone, Castell’Umbrto, Cesarò, Frazzanò, Galati Mamertino,  Longi, Mirto, Naso, San Salvatore di Fitalia, San Teodoro, Tortorici, e Torrenova (entro i 20 km dall’epicentro). Troviamo anche Maniaca (Catania). Ma la terra si è mossa anche alle 9.51 presso lo stretto di Messina. La magnitudo del terremoto – queste le coordinate geografiche: 38.185°N, 15.562°E – è stata di 2. L’epicentro si è trovato a 9.5 km di profondità e ad essere coinvolte sono state la provincia di Messina e di Reggio Calabria. Nel raggio di 10 km dall’epicentro troviamo Messina e Villa San Giovanni (Rc), mentre in quello entro i 20 abbiamo: Calanna (Rc), Campo Calabro (Rc), Fiumara (Rc), Laganadi (Rc), Reggio Calabria, San Roberto (Rc), Sant’Alessio in Aspromonte (Rc), Scilla (Rc), Itala (Me), Monforte San Giorgio (Me), Roccavaldina (Me), Rometta (Me), Saponara (Me), Scaletta Zanclea (Me), Spadafora (Me), Valdina (Me), Venetico (Me) e Villafranca Tirrena (Me).

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