Continua lo sciame sismico a seguito del terremoto nel napoletano, e una scossa di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata registrata dalla sala dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia solo pochi minuti fa. Il terremoto si è verificato alle 20:49 di questa sera e l’ipocentro del terremoto è stato fissato a 10,5 chilometri di profondità, il che indica un evento ancora piuttosto superficiale e quindi ancor più percepibile dalla popolazione. L’INGV ha diffuso il seguente comunicato: un terremoto di magnitudo(Ml) 3.7 è avvenuto alle ore 20:49:49 italiane del giorno 29/Dic/2013 (19:49:49 29/Dic/2013 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dei Monti del Matese. I comuni entro i 10 chilometri dall’epicentro sono: CASTELLO DEL MATESE (CE) GIOIA SANNITICA (CE) PIEDIMONTE MATESE (CE) SAN GREGORIO MATESE (CE) SAN POTITO SANNITICO (CE) CUSANO MUTRI (BN) FAICCHIO (BN). I comuni tra 10 e 20 chilometri dall’epicentro sono: ALIFE (CE) ALVIGNANO (CE) CAIAZZO (CE) CASTEL CAMPAGNANO (CE) DRAGONI (CE) RUVIANO (CE) SANT’ANGELO D’ALIFE (CE) AMOROSI (BN) CASTELVENERE (BN) CERRETO SANNITA (BN) GUARDIA SANFRAMONDI (BN) PIETRAROJA (BN) PUGLIANELLO (BN) SAN LORENZELLO (BN) SAN SALVATORE TELESINO (BN) SOLOPACA (BN) TELESE TERME (BN) BOJANO (CB) CAMPOCHIARO (CB) COLLE D’ANCHISE (CB) GUARDIAREGIA (CB) SAN MASSIMO (CB) SAN POLO MATESE (CB) SEPINO (CB) SPINETE (CB) VINCHIATURO (CB) CANTALUPO NEL SANNIO (IS) ROCCAMANDOLFI (IS)



Il terremoto di oggi a Napoli si è veramente fatto sentire dalla popolazione. Chi si trovava in casa in quel momento in molti casi è sceso per strada, ma qualcuno ha avuto anche la lucidità di fermarsi e riprendere quel che stava succedendo. Prova ne è un nuovo video diffuso su Youreporter, che mostra un lampadario che pare quasi un pendolo sotto l’effetto del sisma. Il raggio della sua oscillazione è abbastanza ampio. La persona che ha registrato il video mostra anche delle crepe sulla parete. Non sappiamo se siano state opera della scossa oppure se fossero già presenti in precedenza, ma di certo l’insieme del video non è rassicurante. Anche il fatto che non ci sia alcuna voce di chi riprende, ma solamente l’audio del televisore in sottofondo, non aiuta a infondere tranquillità.    



Il terremoto di oggi, domenica 29 dicembre 2013, il cui epicentro è stato individuato tra la Campania e il Molise nel Sannio è stato avvertito anche a Napoli. I palazzi hanno tremato e specialmente nei piani più alti i cittadini hanno chiaramente avvertito la scossa. Molti di loro sono scesi in strada allarmati. Come possiamo vedere in questo video diffuso su Youreporter pochi attimi dopo il sisma, nessuna scena di panico, ma comunque per le strade dei Colli Aminei si sono formati tanti capannelli di persone, che come possiamo notare hanno subito contatto telefonicamente i propri cari per avvisarli della situazione. Tra le voci nel video, possiamo anche sentire qualcuno che si chiede se non sia il caso di salire in macchina, ritenuto forse un possibile riparo da eventuali crolli o anche un mezzo per poter fuggire nel caso la situazione peggiori. Non è escluso che alla scossa delle 18:08 non ne possano seguire altre, seppur di minor intensità. Del resto poco prima era avvenuto un sisma lieve (magnitudo 2.7). Per tante persone si prepara quindi una serata non facile. Non soltanto nel capoluogo campano, visto che ci sono tanti altri comuni che sono stati interessati dal terremoto. 



E’ in corso un forte sciame sismico in provincia di Caserta (Campania), dove la scossa più violenta ha raggiunto una magnitudo di 4.9 gradi sulla Scala Richter. Come riporta l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv), l’epicentro del sisma è stato rilevato nell’area dei Monti del Matese, a pochi chilometri di distanza (non più di dieci) dai comuni di Castello Del Matese (Ce), Gioia Sannitica (Ce), Piedimonte Matese (Ce), San Gregorio Matese (Ce), San Potito Sannitico (Ce), Cusano Mutri (Bn) e Faicchio (Bn). A questo forte evento ne sono seguiti altri più lievi, di magnitudo tra i 2.3 e i 2.8 gradi, che però stanno ovviamente generando molta apprensione tra la popolazione. Al momento non è ancora chiaro se vi siano danni o feriti, anche se  i centralini dei vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate da cittadini preoccupati o per segnalare qualche caduta di calcinacci dai balconi. Sono comunque tantissimi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti o che comunque si trovano in un raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro: tra questi ci sono quelli di Alife (Ce), Alvignano (Ce), Castel Campagnano (Ce), Dragoni (Ce), Ruviano (Ce), Sant’angelo D’Alife (Ce), Valle Agricola (Ce), Amorosi (Bn), Castelvenere (Bn), Cerreto Sannita (Bn), Guardia Sanframondi (Bn), Pietraroja (Bn), Puglianello (Bn), San Lorenzello (Bn), San Salvatore Telesino (Bn), Telese Terme (Bn), Baranello (Cb), Bojano (Cb), Campochiaro (Cb), Colle D’anchise (Cb), Guardiaregia (Cb), San Massimo (Cb), San Polo Matese (Cb), Sepino (Cb), Spinete (Cb), Vinchiaturo (Cb), Cantalupo Nel Sannio (Is), Macchiagodena (Is), Roccamandolfi (Is) e Santa Maria Del Molise (Is).

Un terremoto di magnitudo pari a 4.9 gradi sulla Scala Richter si è verificato poco fa in provincia di Caserta, in Campania, ma è stato distintamente avvertito anche in tutto il resto della regione e in Molise, sia a Campobasso sia a Isernia. A Napoli molte persone si sono riversate in strada per la paura, anche se al momento non è chiaro se vi siano danni o feriti: “Si è sentita forte qui a Caserta, ma tutto bene!”m, scrive una ragazza su Twitter dove ovviamente in molti stanno adesso parlando del forte sisma che ha generato non poca apprensione. “Paura, speriamo tutto sia finito”, scrive un altro utente del sito di microblogging, dove in molti stanno dando i dettagli della scossa, il cui epicentro dovrebbe essere nel Matese. “Si è sentito anche a Pescara”, ha twettato un ragazzo, mentre in molti chiedono se vi siano feriti o se comunque la situazione sia sotto controllo o meno. I comuni più vicini all’epicentro dovrebbero essere quelli di Castello Del Matese (Ce), Gioia Sannitica (Ce), Piedimonte Matese (Ce), San Gregorio Matese (Ce), San Potito Sannitico (Ce) e Cusano Mutri (Bn), ma ulteriori dettagli saranno chiari solo tra poco.

Una forte scossa di terremoto è stata registrata nel napoletano. Mancano ancora ulteriori dettagli ma solo pochi minuti fa è stata registrata una forte scossa di terremoto nei pressi di Napoli. La popolazione l’ha avvertita distintamente, e si è riversata nelle strade. I primi dati diffusi dal Centro Sismologico EuroMediterraneo parlano di una scossa di terremoto di 5.2 gradi di magnitudo Richter con ipocentro a meno di 10 km dalla superficie (quindi molto superficiale). Secondo le primissime informazioni l’epicentro potrebbe essere localizzato a meno di 10 chilometri da Campobasso. Non sono ancora noti i danni a cose o a persone, ma è possibile che alcuni edifici o capannoni ne abbiano riportati. Molte persone si sono fatte prendere dal panico e i centralini della protezione civile sono già bollenti. Ecco il primissimo rapporto diffuso dal Centro Sismologico Euromediterraneo: Magnitude M 5.2 Region SOUTHERN ITALY Date time 2013-12-29 17:08:45.0 UTC Location 41.51 N ; 14.59 E Depth 10 km Distances 180 km E of Roma, Italy / pop: 2,563,241 / local time: 18:08:45.0 2013-12-29 9 km SW of Campobasso, Italy / pop: 50,762 / local time: 18:08:45.0 2013-12-29

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Mentre prosegue lo sciame sismico che continua a generare apprensione in tutta la provincia di Perugia, il comune di Gubbio ha dovuto dichiarare inagibili alcune chiese della cittadina dopo aver effettuato diversi controlli per verificare le condizioni degli edifici storici a seguito dei terremoti, soprattutto quelli più forti. Ecco dunque quanto emerge dalle ordinanze emesse dal Commissario prefettizio, Maria Luisa D’Alessandro, dopo aver analizzato l’esito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici: sono dieci le chiese totalmente o parzialmente inagibili, o quelle per cui è stato dichiarato necessario un intervento immediato, tra cui quelle di Casamorcia, di Monteleto, ma anche Santa Croce, Loreto e Semonte, tutte inagibili. Diversa la situazione per la chiesa di San Domenico, per cui è stata stabilita una ordinanza di puntellatura di una architrave sotto la cella campanaria, mentre è solo in parte inagibile la chiesa della Madonna del Prato. Come riporta il Giornale dell’Umbria, a Colpalombo è stato disposto il puntellamento della pensilina all’ingresso principale e la realizzazione di intervento di sistemazione della struttura a sbalzo, mentre a San Martino in Colle verrà puntellata la copertura di ingresso. Inagibile anche la chiesa di San Benedetto Vecchio, mentre la cattedrale dovrà essere ulteriormente monitorata. Tale elenco potrebbe in futuro subire variazioni anche se non si verificheranno scosse di particolare entità.

Trema ancora la terra in provincia di Perugia, in Umbria, dove è in corso un prolungato sciame sismico. Questa notte diverse scosse sono state registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ancora una volta nei pressi di Gubbio: quella più forte, avvenuta pochi minuti prima delle 3, ha raggiunto una magnitudo pari a 3.3 gradi sulla Scala Richter, con epicentro alle coordinate 43.394°N, 12.525°E e a una profondità di 7.8 chilometri. Oltre a Gubbio, gli altri comuni che ne hanno avvertito gli effetti sono quelli di Apecchio (Pu), Cagli (Pu), Cantiano (Pu), Piobbico (Pu), Costacciaro (Pg), Montone (Pg), Pietralunga (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg). Il terremoto più recente in provincia di Perugia si è invece verificato alle 9.15 di stamattina con magnitudo 2.6, ma stavolta tra i comuni di Gubbio e Pietralunga. Sempre questa notte la terra ha tremato anche in provincia di Benevento (Campania), dove l’Ingv ha rilevato diversi eventi sismici di lieve intensità: tra questi, il più forte ha fatto registrare una magnitudo pari a 2.6 gradi sulla Scala Richter, avvenuto nell’area del Sannio alle coordinate 41.234°N, 14.927°E e a una profondità di 21.8 chilometri. Tanti i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: quelli più vicini all’epicentro, tra i dieci e i venti chilometri, sono quelli di Buonalbergo (Bn), Molinara (Bn), Paduli (Bn), Pago Veiano (Bn), Pietrelcina (Bn), San Giorgio La Molara (Bn), San Marco Dei Cavoti (Bn), Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) e Casalbore (Av).