Anche nella giornata di oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato moti tellurici sul territorio italiano. La prima scossa rilevante è avvenuta attorno alle 11.44 nel distretto sismico di Colfiorito-Nocera-Umbra. Il magnitudo del terremoto – scatenatosi alle seguenti coordinate 43.046°N, 12.889°E – è stato di 2.6, mentre l’epicentro del sisma si è trovato a 7.7 chilometri di profondità nella superficie terrestre. Entro i 10 chilometri dal suo epicentro, l’unico comune ad avvertire il moto è stato quello di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata (Marche). Nel raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri troviamo comuni marchigiani (sempre nella provinciali Macerata) e Umbri (tutti in provincia di Perugia). Partendo da quello Marchigiani abbiamo Fiordimonte, Fiuminata, Monte Cavallo, Muccia, PieveBovigliana, Pieve Torina, Pioraco e Sefro. In Umbria sono stati invece gli abitanti di Nocera Umbra, Sellano e Valtopina a sentire tremare la terra. Pochissimi secondo dopo, una seconda scossa (della stessa intensità di 2.3 di magnitudo) ha coinvolto la medesima area coinvolgendo i medesimi comuni. L’unica differenza è stata che questa volta il terremoto si è scatenato più in superficie (a 7.3 km di profondità). Scendiamo verso Sud, scavalliamo lo stretto di Messina e alle ore 12.04 una scossa di magnitudo 2.4, con epicentro alla profondità di 14.1 chilometri, ha scosso l’area della Costa siciliana settentrionale (queste le coordinate: 38.144°N, 14.88°E). I comuni coinvolti si trovano tutti nella provincia di Messina. Partendo da quelli che si trovano nel raggio di 10 chilometri rispetto all’epicentro troviamo Brolo, Castell’Umberto, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Naso, Piatti, Piraino, Raccuja, Sant’Angelo di Brolo, Sinagra, Ucria. Mentre tra 10 e 20 km ecco Capo d’Orlando, Capri Leone, Floresta, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Mirto, Montalbano Elicona, Oliveri, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia e Tortorici.