Dopo la forte scossa di magnitudo 3.5 gradi, un nuovo terremoto più lieve è stato registrato poco dopo le 16 in provincia di Teramo, nell’area del Gran Sasso. Come riportato dall’Ingv, in questo caso il sisma ha raggiunto magnitudo 1.9 e l’epicentro è stato localizzato nei pressi dei comuni di Crognaleto (Te), Fano Adriano (Te) e Pietracamela (Te), gli unici presenti in un raggio di dieci chilometri, mentre leggermente più distanti (tra i dieci e i venti chilometri) ci sono quelli di Barisciano (Aq), Campotosto (Aq), Fossa (Aq), L’Aquila (Aq), Ocre (Aq), Poggio Picenze (Aq), San Demetrio Ne’ Vestini (Aq), Sant’Eusanio Forconese (Aq), Santo Stefano Di Sessanio (Aq), Colledara (Te), Cortino (Te), Isola Del Gran Sasso D’Italia (Te), Montorio Al Vomano (Te) e Tossicia (Te). Un altro terremoto di magnitudo 2.7 si è poi verificato poco prima delle 18 in mare, nei pressi del Golfo di Gela, in Sicilia, interessando solamente il comune di Santa Croce Camerina (Rg).
La paura corre su Twitter come sempre quando vengono avvertite scosse particolarmente forti. Nel caso di questo evento sismico calcolato in 3.5 gradi della scala Richter a L’Aquila, i commenti al momento si concentrano sull’avviso di quanto è successo. E’ buona norma infatti in caso di terremoti avvertire quanta più gente possibile dell’emergenza perché nuove scosse possono sempre riaccadere anche dopo pochissimi minuti. Qualcuno sottolinea come “ballava anche Giulianova” e come si sia sentito a Teramo, altri come sia stata una “buitta e lunga scossa”. Tutti confermano la magnitudo incentrata sui 3.5 gradi della scala Richter. “Come scossa è stata brutta perchè stavo in piedi e mi ha dato l’impressione di sbalzare”, scrive un utente, seguito da un altro che era impegnato ad addobbare l’albero di Natale: “Scossa brutta sporca e cattiva di 3.5 gradi niente danni, molta paura mentre si fa l’albero di Natale”.
Paura pochi minuti fa in provincia de L’Aquila (Abruzzo) dove si è verificato un terremoto di magnitudo pari a 3.5 gradi sulla Scala Richter. Come riportato dall’Ingv, il sisma è avvenuto poco dopo le 15.30 nell’area del Gran Sasso, a pochi chilometri di distanza dal comune di Crognaleto (Te), l’unico presente in un raggio di dieci chilometri, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 42.459°N, 13.462°E e a una profondità di 17.9 chilometri. Gli altri comuni interessati, ma presenti in un raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri dal punto in cui la scossa si è generata, sono quelli di Barete (Aq), Barisciano (Aq), Campotosto (Aq), Capitignano (Aq), Fossa (Aq), L’Aquila (Aq), Ocre (Aq), Pizzoli (Aq), Poggio Picenze (Aq), San Demetrio Ne’ Vestini (Aq), Sant’Eusanio Forconese (Aq), Cortino (Te), Fano Adriano (Te) e Pietracamela (Te). Al momento non si registrano danni nè feriti.
Un terremoto di magnitudo pari a 2.3 gradi sulla Scala Richter è stato registrato nella mattina di oggi, domenica 8 dicembre 2013, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): come riportato, la scossa si è verificata intorno alle 9 in provincia di Cosenza (Calabria) nell’area del Pollino, già nota per essere caratterizzata da una elevata attività sismica, mentre l’epicentro è stato localizzato con precisione alle coordinate 39.88°N, 16.033°E e a una profondità di 9.1 chilometri. Tanti i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: in un raggio massimo di dieci chilometri ci sono quelli di Rotonda (Pz), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs) e Mormanno (Cs), mentre tra i dieci e i venti chilometri sono presenti i comuni di Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), San Severino Lucano (Pz), Viggianello (Pz), Acquaformosa (Cs), Castrovillari (Cs), Lungro (Cs), Morano Calabro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs), San Basile (Cs), San Donato Di Ninea (Cs), Santa Domenica Talao (Cs), Saracena (Cs) e Verbicaro (Cs).