Nuovi terremoti si sono verificati anche oggi, domenica 10 marzo 2013, in molte aree del territorio italiano: la prima scossa si è verificata alle ore 9.23 in provincia di Forlì (Emilia Romagna) con una magnitudo pari a 2 gradi sulla scala Richter. Come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il distretto sismico in cui è avvenuta la scossa è quello dell’Appennino forlivese, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 43.985°N, 11.749°E e a una profondità di 6.9 chilometri. I comuni presenti in un raggio massimo di 10 chilometri dal punto in cui si è generato il terremoto sono quelli di Portico e San Benedetto (Fc), Premilcuore (Fc) e Tredozio (Fc), mentre i comuni che si trovano tra i 10 e i 20 chilometri sono quelli di Civitella di Romagna (Fc), Dovadola (Fc), Galeata (Fc), Modigliana (Fc), Rocca San Casciano (Fc), Santa Sofia (Fc), Marradi (Fi), San Godenzo (Fi), Pratovecchio (Ar), Stia (Ar). La scossa successiva, avvenuta alle ore 19.10, si è verificata invece in provincia de L’Aquila, in Abruzzo, con una magnitudo pari a 2.3 gradi sulla Scala Richter: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello del Gran Sasso e, a dimostrazione dell’alta attività sismica che caratterizza l’area, un nuovo sisma si verificherà anche poco più tardi (alle 19.33) con una magnitudo di 2.1. L’epicentro del secondo terremoto è stato localizzato alle coordinate 42.459°N, 13.478°E e a una profondità di 15.2 chilometri, andando a coinvolgere in particolare il comune, l’unico nel raggio di 10 chilometri, di Crognaleto (Te), mentre i comuni distanti tra i 10 e i 20 chilometri sono quelli di Barete (Aq), Barisciano (Aq), Campotosto (Aq), Capitignano (Aq), Fossa (Aq), L’aquila (Aq), Ocre (Aq), Pizzoli (Aq), Poggio Picenze (Aq), San Demetrio Ne’ Vestini (Aq), Sant’eusanio Forconese (Aq), Villa Sant’angelo (Aq), Cortino (Te), Fano Adriano (Te), Isola Del Gran Sasso D’italia (Te), Montorio Al Vomano (Te), Pietracamela (Te) e Tossicia (Te). Il terremoto successivo, delle ore 19.12, si è invece verificato in mare, ma nel distretto sismico della Costa calabra occidentale, praticamente a ridosso dello Stretto di Messina: l’evento ha avuto una magnitudo pari a 2.3 gradi sulla scala Richter e si è generato esattamente alle coordinate 38.469°N, 15.629°E e a una profondità di 70,3 chilometri.