Anche oggi, domenica 7 aprile 2013, diversi terremoti sono stati registrati in Italia: la prima scossa si è verificata alle ore 4.22 in mare, non lontano dalla costa orientale della Sicilia, con una magnitudo pari a 2 gradi sulla scala Richter. Come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il distretto sismico in cui è avvenuta la scossa è quello del Golfo di Augusta, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 37.282°N, 15.262°E e a una profondità di 15 chilometri. Solo un comune è presente in un raggio massimo di 10 chilometri dal punto in cui si è generato il terremoto, vale a dire quello di Augusta (Sr), mentre quelli che si trovano tra i 10 e i 20 chilometri sono Melilli (Sr), Siracusa (Sr) e Priolo Gargallo (Sr). La scossa successiva, avvenuta alle ore 4.51, si è verificata invece in provincia di Cosenza, in Calabria, con una magnitudo pari a 2.1 gradi sulla Scala Richter: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello del Pollino, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 39.908°N, 16.017°E e a una profondità di 8,7 chilometri, andando a coinvolgere in particolare i comuni, distanti al massimo 10 chilometri, di Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs) e Mormanno (Cs), mentre quelli distanti tra i 10 e i 20 chilometri sono Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Episcopia (Pz), Latronico (Pz), San Severino Lucano (Pz), Acquaformosa (Cs), Aieta (Cs), Lungro (Cs), Morano Calabro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs), San Basile (Cs), San Donato Di Ninea (Cs), Santa Domenica Talao (Cs), Saracena (Cs) e Verbicaro (Cs). Il terzo terremoto, delle ore 5.13, si è invece verificato in Piemonte, più precisamente in provincia di Cuneo, nel distretto sismico delle Alpi Marittime. L’evento ha avuto una magnitudo pari a 3.3 gradi sulla scala Richter e si è generato esattamente alle coordinate 44.291°N, 7.425°E e a una profondità di 10 chilometri, andando a interessare soprattutto i comuni (presenti in un raggio massimo di 10 km) di Bernezzo (Cn), Borgo San Dalmazzo (Cn), Entracque (Cn), Gaiola (Cn), Moiola (Cn), Rittana (Cn), Roaschia (Cn), Robilante (Cn), Roccasparvera (Cn), Roccavione (Cn), Valdieri (Cn), Valloriate (Cn) e Vignolo (Cn), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km dall’epicentro) di Boves (Cn), Caraglio (Cn), Cervasca (Cn), Cuneo (Cn), Demonte (Cn), Dronero (Cn), Limone Piemonte (Cn), Montemale Di Cuneo (Cn), Monterosso Grana (Cn), Peveragno (Cn), Pradleves (Cn), Valgrana (Cn), Vernante (Cn), Villar San Costanzo (Cn). L’ultimo terremoto registrato fino a questo momento è invece avvenuto ancora una volta in mare, stavolta al largo delle coste calabresi con una magnitudo di 3.1. L’epicentro del sisma è stato localizzato alle coordinate 39.145°N, 15.218°E e a una profondità di 273,8 chilometri.