Dopo la forte scossa di terremoto registrata ieri, la zona dell’Etna in Sicilia continua a essere interessata da un lungo sciame sismico caratterizzato fortunatamente da scosse di lieve intensità. Il primo evento sismico registrato oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) si è verificato poco dopo la mezzanotte, alle ore 00.31 con una magnitudo pari a 2.1 gradi di intensità sulla scala Richter. Il terremoto si è generato nel distretto sismico dell’Etna alle coordinate 37.796°N, 15.106°E e a una profondità di 1.2 chilometri, coinvolgendo in particolare i comuni (distanti al massimo 10 km dall’epicentro) di Castiglione Di Sicilia (Ct), Fiumefreddo Di Sicilia (Ct), Linguaglossa (Ct), Mascali (Ct), Milo (Ct), Piedimonte Etneo (Ct) e Sant’alfio (Ct), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km) di Castelmola (Me), Francavilla Di Sicilia (Me), Gaggi (Me), Giardini-Naxos (Me), Graniti (Me), Malvagna (Me), Moio Alcantara (Me), Motta Camastra (Me), Roccella Valdemone (Me), Santa Domenica Vittoria (Me), Taormina (Me), Aci Bonaccorsi (Ct), Aci Catena (Ct), Acireale (Ct), Aci Sant’antonio (Ct), Calatabiano (Ct), Giarre (Ct), Nicolosi (Ct), Pedara (Ct), Randazzo (Ct), Riposto (Ct), Santa Venerina (Ct), Trecastagni (Ct), Viagrande (Ct), Zafferana Etnea (Ct). Il terremoto successivo è invece avvenuto sempre nell’area dell’Etna alle ore 4.40 con una magnitudo pari a 2.2 gradi. L’epicentro è stato localizzato alle coordinate 37.725°N, 15.093°E e a una profondità di 9.1 chilometri, coinvolgendo gli stessi comuni già interessati dalle scosse precedenti. Una terza scossa è stata infine registrata pochi minuti dopo, alle 4.47, nella stessa identica area in provincia di Catania. Il sisma, come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha avuto una magnitudo pari a 2.9 gradi di intensità, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 37.723°N, 15.076°E e a una profondità di 3.5 chilometri.