Anche nella giornata di oggi, venerdì 3 maggio 2013, alcuni terremoti hanno già interessato il territorio italiano. Il primo sisma, registrato come sempre dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuto al confine tra Italia e Francia, non lontano dalla provincia di Cuneo, alle ore 4.02 con una magnitudo pari a 2.1 gradi di intensità. Il terremoto si è generato alle coordinate 44.638°N, 6.82°E, ad una profondità di 9.5 chilometri nel distretto sismico delle Alpi Cozie. La scossa successiva, avvenuta alle ore 10.20, si è verificata invece in provincia di Rieti, nel Lazio, con una magnitudo pari a 2.1 gradi sulla Scala Richter: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello dei Monti Reatini, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 42.581°N, 12.996°E e a una profondità di 9.6 chilometri, andando a coinvolgere in particolare i comuni, distanti al massimo 10 chilometri dall’epicentro, di Monteleone di Spoleto (Pg) e Leonessa (Ri), mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Cascia (Pg), Poggiodomo (Pg), Polino (Tr), Antrodoco (Ri), Borbona (Ri), Borgo Velino (Ri), Cantalice (Ri), Castel Sant’angelo (Ri), Cittaducale (Ri), Cittareale (Ri), Micigliano (Ri), Morro Reatino (Ri), Poggio Bustone (Ri), Posta (Ri) e Rivodutri (Ri).



La prima scossa registrata ieri sempre dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuta in provincia di Potenza (Basilicata) alle ore 2.33 con una magnitudo pari a 2 gradi di intensità. Il suo ipocentro è stato fissato alle coordinate 39.935°N, 16.022°E, ad una profondità di 8 chilometri nel distretto sismico del Monte Alpi Sirino. Svariati comuni ne hanno avvertito gli effetti: quelli che si trovano entro una distanza di 10 chilometri dall’epicentro sono Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs) e Mormanno (Cs), mentre quelli situati a una distanza compresa tra i dieci e i venti chilometri sono Episcopia (Pz), Latronico (Pz), San Severino Lucano (Pz), Aieta (Cs), Morano Calabro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs) e San Basile (Cs). La scossa successiva, avvenuta alle ore 4.24, si è verificata invece in mare, a ridosso del Gargano, con una magnitudo pari a 2.4 gradi sulla Scala Richter: in questo caso il distretto sismico coinvolto è quello dell’Adriatico centro-settentrionale, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 42.499°N, 15.554°E e a una profondità di 10 chilometri, non andando a coinvolgere alcun comune italiano. Il terzo terremoto della giornata di ieri, superiore a una magnitudo di 2, si è verificato in provincia di Perugia, in Umbria, alle ore 7.12 di questa mattina: l’evento ha avuto una magnitudo pari a 2.2 gradi sulla scala Richter e si è generato esattamente alle coordinate 42.761°N, 12.937°E a una profondità di di 6.2 chilometri, nel distretto sismico della Val Nerina. In questo caso i comuni coinvolti, distanti al massimo 10 chilometri dall’epicentro, sono quelli di Cascia (Pg), Cerreto di Spoleto (Pg), Poggiodomo (Pg) e Vallo Di Nera (Pg), mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Campello sul Clitunno (Pg), Monteleone di Spoleto (Pg), Norcia (Pg), Preci (Pg), Sant’Anatolia di Narco (Pg), Scheggino (Pg), Sellano (Pg), Polino (Tr) e Leonessa (Ri).

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