Una scossa di terremoto del 3.4 gradi della scala Richter è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Cosenza. Il sisma è stato avvertitoo distintamente fino in Puglia. Alla centrale operativa della protezione civile sono arrivate diverse segnalazioni ma al momento non si registrano (fortunatamente) danni a persone o a cose (aggiornamenti)
Non accenna a diminuire lo sciame sismico che dalle prime ore di ieri sta interessando la provincia di Perugia, in particolare la zona di Città di Castello. Dopo le tantissime scosse registrate mercoledì, infatti, altri terremoti si stanno verificando anche oggi nella stessa area: come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), un nuovo evento sismico è avvenuto alle ore 12.37 con una magnitudo pari a 2.1 gradi di intensità. Il suo epicentro è stato fissato alle coordinate 43.453°N, 12.313°E e a una profondità di 8.6 chilometri nel distretto sismico dell’Alta Val Tiberina. Svariati comuni ne hanno avvertito gli effetti: quelli che si trovano entro una distanza di 10 chilometri dall’epicentro sono Città di Castello (Pg) e Montone (Pg), mentre quelli situati a una distanza compresa tra i dieci e i venti chilometri sono Apecchio (Pu), Mercatello sul Metauro (Pu), Monte Santa Maria Tiberina (Pg), Pietralunga (Pg), San Giustino (Pg) e Umbertide (Pg). La scossa successiva, avvenuta esattamente un’ora dopo, si è verificata praticamente nello stesso punto, sempre in provincia di Perugia e ancora una volta nel distretto sismico dell’Alta Val Tiberina, ma con una magnitudo pari a 2.2 gradi sulla Scala Richter: in questo caso l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 43.448°N, 12.311°E e a una profondità di 9.1 chilometri, andando a coinvolgere gli stessi comuni del terremoto precedente. Nella giornata di oggi sono stati poi rilevate altre due scosse, entrambe in mare: la prima è avvenuta alle 3.06 del mattino di fronte alla costa calabrese, nel distretto sismico della costa calabra occidentale, con una magnitudo di 2 gradi. L’epicentro è stato localizzato alle coordinate 39.074°N, 15.673°E e a una profondità di 91 chilometri, ma data la posizione nessun comune ne ha avvertito gli effetti. La scossa successiva, di magnitudo 2.1, è infine delle ore 13.50, localizzata a ridosso dello Stretto di Messina nel distretto sismico dei Golfi di Patti e Milazzo. In questo caso l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 38.387°N, 15.364°E e a una profondità di 121.1 chilometri, andando a coinvolgere i comuni (distanti tra i 10 e i 20 chilometri) di Spadafora (Me), Torregrotta (Me), Valdina (Me), Venetico (Me) e Villafranca Tirrena (Me).