Diversi terremoti sono stati registrati oggi, giovedì 20 giugno 2013, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il primo sisma è avvenuto alle ore 4.10 in provincia di Perugia (Umbria) con una magnitudo pari a 2.4 gradi di intensità sulla scala Richter. L’evento si è generato esattamente alle coordinate 42.782°N, 12.96°E e a una profondità di 7.6 chilometri. Il secondo terremoto, di magnitudo 2.4 sulla scala Richter, è stato avvertito invece in provincia di Pesaro Urbino (Marche) alle 7.32. L’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico del Metauro alle coordinate 43.637°N, 12.898°E e a una profondità di 34.7 chilometri. Diversi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: in un raggio massimo di 10 chilometri dall’epicentro ci sono quelli di Barchi (Pu), Fratte Rosa (Pu), Mondavio (Pu), Orciano Di Pesaro (Pu), Pergola (Pu), San Lorenzo In Campo (Pu), Sant’ippolito (Pu) e Castelleone Di Suasa (An), mentre tra i 10 e i 20 chilometri ci sono Cartoceto (Pu), Fossombrone (Pu), Isola Del Piano (Pu), Mombaroccio (Pu), Montefelcino (Pu), Montemaggiore Al Metauro (Pu), Monte Porzio (Pu), Piagge (Pu), Saltara (Pu), San Giorgio Di Pesaro (Pu), Serra Sant’abbondio (Pu), Serrungarina (Pu), Arcevia (An), Barbara (An), Corinaldo (An), Montecarotto (An), Ostra Vetere (An), Serra De’ Conti (An). Il sisma successivo è avvenuto invece alle ore 9.28 in provincia di Foggia (Puglia), dove il sisma ha raggiunto una magnitudo pari a 2.7 gradi. L’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico del Tavoliere delle Puglie, alle coordinate 41.368°N, 15.753°E e a una profondità di 1.4 chilometri, andando a coinvolgere in particolare i comuni (distanti al massimo 10 km dall’epicentro) di Carapelle (Fg), Orta Nova (Fg) e Stornara (Fg), ma anche quelli (distanti tra i 10 e i 20 km) di Cerignola (Fg), Stornarella (Fg), Ordona (Fg). Anche l’ultimo terremoto registrato fino a questo momento dall’Ingv si è verificato in provincia di Perugia (Umbria), alle ore 13.47, con una magnitudo pari a 2.4 gradi di intensità sulla scala Richter. L’evento si è generato esattamente alle coordinate 43.384°N, 12.467°E e a una profondità di 8.4 chilometri.