Continuano le scosse di terremoto in Lunigiana, dopo il forte evento sismico delle ore 12 .30 che ha raggiunto magnitudo 5,2 gradi della scala Rchter. E’ in atto uno sciame sismico: si sono infatti. verificate nuove scosse di 3.4 e 4 gradi. Il sussidiario.net ha intervistato un esperto dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per sapere maggiori informazioni sul fenomeno e su cosa è lecito aspettarsi nelle prossime ore. 



Una forte e prolungata scossa di terremoto è avvenuta poco fa, verso le 12.30, al Centro-Nord, in particolare nell’area dell’Emilia, Toscana, Lombardia e Liguria. Paura soprattutto per le popolazioni interessate dal sisma, dove in molti si sono riversati nelle strade. Il sisma è stato avvertito in molte città italiane, da Padova a Savona, fino a Firenze, Pisa, Bologna, Piacenza e nel basso lodigiano. Sembra che l’epicentro del sisma, la cui magnitudo dovrebbe essere di 5.2 gradi della Scala Richter, almeno secondo le prime informazioni, dovrebbe essere stato localizzato tra la Toscana e l’Emilia, a pochi chilometri da Fivizzano, in provincia di Massa e Carrara. Contattati dalla nostra redazione, diverse persone residenti a Massa Carrara non hanno segnalato danni evidenti, ma la paura è stata davvero tanta. Tutti gli occhi sono puntati sul paese a pochi chilometri epicentro del terremoto, che potrebbe aver subito danni maggiorni. Il distretto sismico interessato è quello della Garfagnana, l’area compresa tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco emiliano. I tremori sono però stati distintamente avvertiti anche al Nord, con segnalazioni provenienti dalla Lombardia al Veneto. Al momento l’INGV non ha rilasciato al cun comunicato ufficiale e dalla sala sismica trapelano poche informazioni se non la magnitudo del terremoto e l’ipotesi di un ipocentro davvero molto prossimo alla superficie che potrebbe far presagire purtroppo danni a strutture poco manutenute o non a norma.



Diversi terremoti sono stati già registrati oggi, venerdì 21 giugno 2013, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Il primo sisma è avvenuto alle ore 2.54 in mare, nello Ionio a sud della costa calabrese, con una magnitudo di 2.3 gradi sulla Scala Richter. Il distretto sismico coinvolto è appunto quello del Mar Ionio, mentre l’epicentro è stato esattamente localizzato alle coordinate 37.344°N, 16.404°E e a una profondità di 23.4 chilometri. Il secondo terremoto si è verificato invece in provincia di Perugia (Umbria), alle ore 3.05 e con una magnitudo pari a 3 gradi sulla Scala Richter. In questo caso il distretto sismico interessato è quello della Val Nerina, mentre l’epicentro è stato individuato con precisione alle coordinate 42.782°N, 12.96°E e a una profondità di 8.7 chilometri. Diversi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti: in un raggio massimo di 10 chilometri ci sono quelli di Cascia (Pg), Cerreto Di Spoleto (Pg), Poggiodomo (Pg) e Vallo Di Nera (Pg), mentre tra i 10 e i 20 chilometri ci sono Visso (Mc), Campello Sul Clitunno (Pg), Monteleone Di Spoleto (Pg), Norcia (Pg), Preci (Pg), Sant’anatolia Di Narco (Pg), Scheggino (Pg) e Sellano (Pg). L’ultimo sisma registrato fino a questo momento si è verificato infine in provincia di Potenza (Basilicata), alle ore 7.03 e con una magnitudo pari a 2.1 gradi sulla Scala Richter. Il distretto sismico coinvolto è quello del Monte Alpi Sirino, mentre l’epicentro è stato localizzato alle coordinate 40.078°N, 15.747°E e a una profondità di 45 chilometri. I comuni che ne hanno avvertito gli effetti, presenti in un raggio massimo di 10 chilometri, sono quelli di Lagonegro (Pz), Lauria (Pz), Maratea (Pz), Nemoli (Pz), Rivello (Pz) e Trecchina (Pz), mentre tra i 10 e i 20 chilometri ci sono Casalbuono (Sa), Casaletto Spartano (Sa), Ispani (Sa), Sapri (Sa), Torraca (Sa), Tortorella (Sa), Vibonati (Sa), Aieta (Cs), Praia A Mare (Cs) e Tortora (Cs).

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