Torna a tremare la terra nella Lunigiana colpita lo scorso luglio da un terremoto di 5.2 gradi. Due forti scosse sono state avvertite la prima alle ore 5.34 di stamane con una intensità di 3.4 gradi della scala Richter, la seconda alle 6 e 58 di 3.3 gradi. E’ facile aspettarne altre, uno sciame sismico è inevitabile. La zona è ad alta densità sismica e queste scosse dopo quella di giugno fanno supporre che il territorio è destinato a questi eventi sismici ancora per altro tempo. L’epicentro della prima scossa è stato individuato nelle vicinanze dei comuni di Fivizzano e Casole, gli stessi della scossa di giugno, la profondità è stata individuata a 10,8 chilometri. Stesso epicentro anche per la seconda scossa, individuato tra i comuni di Casola in Lunigiana, Comano, Fivizzano e Licciana Nardi. Mentre trema la Toscana, trema anche la Romagna da ieri sottoposta a uno sciame sismico assai elevato: solo nelle ultime ore si sono infatti registrate dieci scosse di magnitudo compresa fra i 2 e i 2.7 gradi tra le ore 0 e 32 e le ore 5 e 05 tutte nel distretto sismico del Montefeltro.