Trema ancora la terra a Reggio Emilia, dove poco fa si è verificato un nuovo terremoto di magnitudo 2.6. Il sisma, avvenuto intorno alle 18 appena pochi minuti dopo altre due scosse registrate precedentemente nella stessa area (rispettivamente di magnitudo 2.3 e 3.1 gradi della Scala Richter), è stato nuovamente rilevato nella zona del Frignano: i comuni più vicini all’epicentro (presenti in un raggio di venti chilometri) sono Carpineti (Re), Casina (Re), Castelnovo Ne’ Monti (Re), Neviano Degli Arduini (Pr), Traversetolo (Pr), Albinea (Re), Baiso (Re), Bibbiano (Re), Busana (Re), Canossa (Re), Quattro Castella (Re), San Polo d’Enza (Re), Toano (Re), Vetto (Re), Vezzano Sul Crostolo (Re), Viano (Re) e Villa Minozzo (Re).



Continua a tremare la terra in Italia e in Umbria, regione dello Stivale estremamente soggetta ai fenomeni sismici. Dopo la forte scossa di magnitudo 3.1 rilevata alle 16.08 nel Frignano, alle 17.12 l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo 1.8 in provincia di Perugia che, per l’esattezza, ha coinvolto i comuni di Gubbio, Costacciaro e Scheggia-Pascelupo. L’epicentro del moto tellurico è stato individuato alla profondità di 8.6 chilometri e alle seguenti coordinate geografiche: 43.3 di Latitudine e 12.5 di Longitudine.



Due scosse di terremoto sono avvenute in rapida sequenza in provincia di Reggio Emilia. La prima, di magnitudo 2.3, è stata avvertita alle 16.06, seguita pochi minuti dopo da un altro sisma leggermente più forte, pari a 3.1 gradi della Scala Richter. Entrambi i terremoti sono stati registrati nell’area del Frignano, a non più di dieci chilometri di distanza dai comuni di Carpineti (Re), Casina (Re) e Castelnovo Ne’ Monti (Re). Gli altri comuni interessati, ma più distanti dall’epicentro, sono Neviano Degli Arduini (Pr), Traversetolo (Pr), Albinea (Re), Baiso (Re), Bibbiano (Re), Busana (Re), Canossa (Re), Quattro Castella (Re), San Polo d’Enza (Re), Toano (Re), Vetto (Re), Vezzano Sul Crostolo (Re), Viano (Re) e Villa Minozzo (Re).



Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato avvertito poco fa in provincia di Perugia (Umbria). Come fa sapere l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa è avvenuta poco prima delle 15 nel distretto sismico del Metauro, a poca distanza (non più di dieci chilometri) dai comuni di Apecchio (Pu) e Mercatello Sul Metauro (Pu). Non si hanno al momento notizie di danni o feriti. Gli altri comuni interessati dal terremoto, ma leggermente più distanti dall’epicentro (tra i dieci e i venti chilometri) sono Belforte all’Isauro (Pu), Borgo Pace (Pu), Frontino (Pu), Lunano (Pu), Peglio (Pu), Piandimeleto (Pu), Piobbico (Pu), Sant’Angelo in Vado (Pu), Sestino (Ar), Città Di Castello (Pg), Pietralunga (Pg) e San Giustino (Pg).

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 gradi della scala Richter si è verificato alle ore 13 in provincia di Catania in Sicilia, nell’area del vulcano Etna. La profondità del sisma è stata rilevata a sei chilometri, mentre le città più vicine all’epicentro sono state quelle di Aci Bonaccorsi (Ct), Aci Castello (Ct), Aci, Catena (Ct), Acireale (Ct), Aci Sant’Antonio (Ct), Gravina Di Catania (Ct), Mascalucia (Ct), Pedara (Ct), San Giovanni La Punta (Ct), San Gregorio Di Catania (Ct), Sant’Agata Li Battiati (Ct), Santa Venerina (Ct), Trecastagni (Ct), Tremestieri Etneo (Ct), Valverde (Ct), Viagrande (Ct).

Continua a tremare, seppur lievemente, la terra in Italia. Alle 9.14 di questa mattina le sonde dell’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia hanno registrato un terremoto di magnitudo 1.6 tra la Sicilia e la Calabria: Messina, Villa San Giovanni e Campo Calabro sono le città che si sono trovate entro i 20 chilometri dall’epicentro, individuato alla profondità di 9.3 chilometri e alle seguenti coordinate geografiche: 38.1 di Latitudine e 15.5 di Longitudine. In seguito, alle 9.52, è stata la volta dell’Umbria (regione italiane estremamente soggetta ai fenomeni tellurici) teatro di una leggera scossa di magnitudo 0.8 che ha coinvolto, seppur leggermente, la provincia di Perugia come Gubbio, Pietralunga e Scheggia-Pascelupo.

Anche oggi, mercoledì 1 ottobre 2014, i territori italiani sono stati colpiti da scosse sismiche: in particolare, alle 4.17 di questa notte, un terremoto di magnitudo 1.4 si è verificato nelle Marche, in provincia di Macerata. L’epicentro, situato a 9.5 Km di profondità nel sottosuolo, ha avuto le seguenti coordinate: 42.9° latitudine e 13.2° longitudine. I comuni interessati, nel raggio di 20 Km dal luogo da cui si è scatenato, sono stati Bolognola (Mc), Pieve (Mc) e Piè del colle (Mc). Inolte, tra le 4.45 e le 5.29 di questa notte, altre piccole scosse di magnitudo compresa tra 1.1 e 1.0 si sono verificate in Umbria, in provincia di Perugia. I comuni interessati sono stati Gubbio (Pg), Cantiano (Ps), Pietralunga (Pg), Cannara (Pg), Bastia (Pg), Bettona (Pg). 

Terremoto oggi, mercoledì 1 ottobre: gli eventi sismici di ieri – Numerose scosse di terremoto sono state registrate nella giornata di ieri dai macchinari dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Poco prima delle 8 del mattino di martedì, un sisma di magnitudo pari a 2.7 gradi della Scala Richter si è verificato in provincia di Lucca (Toscana), una zona in cui da settimane è in atto uno sciame sismico che non accenna a diminuire. Il terremoto ha interessato nuovamente il distretto sismico delle Alpi Apuane, con epicentro localizzato alle coordinate 44.1922°N, 10.2435°E e a una profondità di 5.9 chilometri. Poche ore prima, alle 4 del mattino, un’altra scossa di magnitudo 2.3 si è verificata in provincia di Modena (Emilia Romagna) nell’area dell’Appennino modenese: in questo caso l’epicentro è stato individuato a poca distanza dai comuni di Montese (Mo), Zocca (Mo), Castel D’Aiano (Bo) e Gaggio Montano (Bo). La terra ha poi tremato in Sicilia, dove verso le 9.30 di ieri è stato avvertito un terremoto di magnitudo 2 sulla Scala Richter in provincia di Catania, con epicentro nell’area dell’Etna. Infine una scossa di magnitudo 2.3 gradi si è verificata in serata ancora una volta in Sicilia, ma in mare nei pressi delle Isole Lipari: nessun comune italiano è infatti presente in un raggio di venti chilometri dall’epicentro.