Continua a tremare, seppur lievemente, la terra in Italia. Alle 16.06 di questo pomeriggio l’Ingv dà notizia di un terremoto di mangitudo 1.9 – appena sotto la soglia di percezione fissata a 2 M – che si è propagata in Sicilia, per la precisione in provincia di Messina: San Piero Patti, Montalbano Elicona e Basicò sono i comuni all’interno del raggio di 20 chilometri dell’epicentro, individuato a 16.9 chilometri all’interno della superficie terrestre e alle seguenti coordinate geografiche: 38.0 di Latitudine e 14.9 di Longitudine.



Dopo la scossa di magnitudo 2.2 che questa mattina ha interessato l’Umbria e la provincia di Perugia, la terra è tornata a tremare più lievemente in Campania, teatro di un terremoto di magnitudo 1.5, che ha interessato i comuni di Orta di Atella (Caserta) e Frattaminore e Crispano (Napoli), centri abitati che si sono trovati entro i 20 chilometri dall’epicentro, individuato alla profondità di 8.2 km e alle seguenti coordinate geografiche: 40.9 di Latitudine e 14.2 di Longitudine.



Alle 7.16 di questa mattina le sonde dell’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia hanno registrato un forte terremoto in Umbria, per l’esattezza nel distretto sismico del bacino di Gubbio. La scossa, di magnitudo 10.7, è stata individuata alla profondità di 10.7 chilometri e alle coordinate geografiche di 43.2882°N, 12.6428°E. Diversi i comuni in provincia di Perugia coinvolti, seppur marginalmente dall’intensità del moto tellurico: si tratta di Gubbio, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica (oltre al comune marchigiano di Cantiano, in provincia di Pesaro-Urbino).

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