Nuove lievi scosse di terremoto continuano ad essere registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) in diverse aree del territorio italiano. L’evento sismico più recente è stato di magnitudo pari a 1.6 gradi della Scala Richter ed è avvenuto alle 16.15 di oggi nel Lazio tra la provincia di Roma e quella di Rieti: i comuni più vicini all’epicentro (distanti non più di venti chilometri) sono infatti quelli di Ponzano Romano (Rm), Stimigliano (Ri) e Forano (Ri). Poco prima un’altra scossa di magnitudo 1.8 è stata avvertita in provincia di Catania (Sicilia) stavolta interessando i comuni di Motta Sant’Anastasia (Ct), Misterbianco (Ct) e Catania (Ct), mentre diversi lievi terremoti si sono verificati ancora una volta in provincia di Perugia (Umbria), un’area già ben nota per la sua elevata attività sismica. Il più forte ha raggiunto una magnitudo di 1.9 gradi ed è avvenuto nei pressi dei comuni di Gubbio, Scheggia e Costacciaro.
Continua a tremare con una certa intensità la terra in Italia, per la precisione al Centro. Dopo la scossa di magnitudo 2.1 che ha interessato il bacino di Gubbio e la provincia di Perugia (coinvolgendo in parte quella marchigiana di Pesaro-Urbino) le sonde dell’Ingv hanno rilevato alle 12.27 un terremoto di magnitudo 1.9 nel Lazio, nei pressi di Frosinone. Alatri, Fumone e Ferentino sono i comuni che si sono trovati entro i 20 chilometri dall’epicentro, individuato alla profondità di 11 km e alle seguenti coordinate geografiche: 41.6 di Latitudine e 13.3 di Longitudine. Pochi secondi dopo la medesina area è stata attraversata da un nuovo moto tellurico, seppur di minore intensità (M 1.5).
Un terremoto di magnitudo 2.1 è stato avvertito questa mattina in provincia di Perugia (Umbria). Secondo i dati raccolti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa si è verificata pochi minuti dopo le 7 nell’area di Gubbio, l’unico comune presente in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro insieme a Scheggia e Pascelupo (Pg). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri dal punto in cui il sisma si è generato, sono Cagli (Pu), Cantiano (Pu), Frontone (Pu), Costacciaro (Pg), Fossato Di Vico (Pg), Pietralunga (Pg) e Sigillo (Pg). Nella tarda serata di ieri la terra ha tremato nuovamente in Sicilia, ancora una volta nei pressi delle Isole Lipari dove è stato rilevato un terremoto di magnitudo pari a 2.6 gradi della Scala Richter: in questo caso l’epicentro è stato individuato alle coordinate 38.4108°N, 15.359°E e a una profondità di 116,5 chilometri, a poca distanza dai comuni di Spadafora (Me) e Villafranca Tirrena (Me).