Circa quaranta persone sono rimaste ferite dai danni provacati dal terremoto che ha colpito ieri la prefettura di Nagano, in Giappone. I danni maggiori hanno colpito una stazione sciistica, dove sono crollate alcune abitazioni. Una scossa forte, avvenuta ad una profondità di dieci chilometri, ha avuto una magnitudo di 6.2, secondo l’istituto americano di geofisica (Usgs). Sette persone sono rimaste ferite in modo grave. Non è scattata l’allerta tsunami. La scossa è stata avvertita alle 22.09 locali, le 14.09 in Italia. Il Giappone è un’area al alto rischio sismico, dovuto alla sua posizione geografica.
Oggi, domenica 23 novembre 2014, il territorio italiano è stato colpito da una scossa di terremoto, alle 3.10 circa di questa notte: come riporta anche il sito dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa di magnitudo 1.8 ha colpito i comuni di Amatrice (Ri), Montereale (Aq) e Capitignano (Aq), scatenandosi dunque nelle provincie di Rieti e dell’Aquila, nel Lazio. L’epicentro ha avuto le seguenti coordinate: 42.5° latitudine e 13.2° longitudine, e si è situato ad una profondità di circa 7.7 Km nel sottosuolo. Una scossa, di intensità minore pari a 1.0 sulla scala Richter, ha colpito gli stessi territori circa un’ora dopo, alle 4.09 di questa mattina. La profondità dell’epicentro è stata di 11.4 Km nel sottosuolo e i comuni interessati ancora Amatrice (Ri), Capitignano (Aq) e Montereale (Aq).